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Pallone criminale


Il mondo del pallone non è sempre e soltanto il palcoscenico di grandi eventi, leggendari trionfi e memorabili sconfitte. Spesso inquietanti ombre avvolgono il calcio italiano e non solo: quelle della criminalità organizzata. Partite truccate, riciclaggio, scommesse, estorsioni. Da camorra e ‘ndrangheta alle Triadi cinesi, dai narcos colombiani alla gang di Singapore capace di falsare persino un mondiale, quello del 2006 vinto proprio dagli azzurri. Calcio e malavita hanno in comune molte cose: la capacità di attrazione, i soldi, tanti, e l’omertà, ancora più grande. E proprio il loro rapporto, le loro connessioni, saranno protagoniste del nuovo podcast Storytel, Pallone Criminale, del giornalista e scrittore Gianluca Ferraris.

Un racconto documentato e scioccante, ricco di testimonianze inedite, dal quale emergono l’immagine di un calcio quasi completamente privo di anticorpi e quella di una criminalità spregiudicata e, come sempre, bravissima a ritagliarsi sfere di influenza e di potere economico. Lette da Carlo Annese le prime sei puntate saranno disponibili su Storytel, a partire dal 16 febbraio con “Anestetico e vecchi campioni” e l’intervista esclusiva all’ex portiere della cremonese Marco Paoloni. “Nel mondo del calcio al 99% scommettono tutti, dei giocatori. Perché purtroppo… non si fa per soldi. Uno ci deve passare per capire (…) Però sì, comunque, dove ho giocato io il 99% scommettevano. Pure in Serie A scommettono. Cioè io non so, però sono usciti fuori il discorso Buffon, è uscito fuori Mauri, tanti giocatori”. Queste le prime parole di Paoloni nel podcast: nei giorni che precedono le arringhe conclusive del processo (che apriranno martedì 19 febbraio), Paoloni ripercorre le accuse e la serie di eventi che lo hanno portato ad essere il primo grande protagonista dello scandalo del calcio scommesse. E continua, parlando della Figc e anticipando le sue future intenzioni: “Perché poi anche la Figc funziona così: se tu collabori, dici “Sì, ho fatto queste cose”, come tanti giocatori hanno fatto, ti danno due anni di squalifica. Io sono l’unico che ha mantenuto quella linea e mi hanno dato cinque anni, con la proposta di radiazione. Infatti ad oggi sono ancora squalificato. Ci sono cose che non funzionano alla Figc. In questo momento non mi sento di dire niente, perché comunque ho capito che persone sono, ho capito che il mondo del calcio fa schifo, è tutta una merda. Loro sono i primi a sapere tutto quanto di questo sistema, come gira. Io adesso aspetterò (il processo di) Cremona e poi farò le mie valutazioni con il mio avvocato”.

Stefano Venditti

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