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Arte & Cultura

“I miei racconti del novecento” di De Luca

“I miei racconti del novecento” di De Luca

by Bruno Cimino

Si chiama Pasquale De Luca ed è stato definito “poeta dell’anima e della natura”: uno dei massimi esponenti del “Realismo Popolare”, considerata una corrente letteraria destinata a fare storia tra le innovative espressioni di scrittura. I primi libri, dopo una serie di significative pubblicazioni, anch’esse di grande spessore culturale, che ne segnano l’appartenenza e dunque ne testimoniano la nascita, sono individuabili nella trilogia (Editore Meligrana), La terra di Filomena (2011), I figli di Filomena (2013) e Filomena racconta il peccato (2017), capolavori che, a pieno titolo, possiamo considerare capiscuola di un genere letterario definito, appunto, “Realismo popolare”. Altri importanti contributi si trovano nella trilogia Racconti Tropeani.

Avremo modo di scrivere più in dettaglio per il nostro giornale di questa innovativa corrente culturale che timidamente già si è espressa in altre espressioni artistiche (vedi, ad esempio, il cinema con “Senso” di Visconti che segnò il passaggio dal Neorealismo al Realismo: non più cronista, ma storico della vita nazionale).

Ed è in questo contesto che i lavori di De Luca si confermano come testimoni della vita quotidiana dove la socialità descritta è un misto tra storia e fantasia, nella pienezza della semplicità umana.

L’autore confeziona “I miei racconti del novecento”, (Youcanprint, 2025) in oltre duecento pagine e li presenta come racconti ‘conservati’, vissuti, sentiti, raccolti per strada, a partire dal 1978 con “Il serpe nella pancia” sino al 1997 con “Gli americani verranno”.

Dal serio al faceto e dal faceto al serio, ogni elaborato ci illustra, attraverso dinamiche di varie vicende, tra il vero e l’immaginario, situazioni che coinvolgono, anzi ipnotizzano il lettore in una lettura fluida, accattivante e coinvolgente. A testimonianza di ciò, nell’introduzione leggiamo: “Chiaro che, essi risentono del periodo in cui sono stati scritti, dello stato d’animo, dei sentimenti provati durante la narrazione. Che, pur suffragata dalla fantasia, si rifà a fatti e vicende veramente accaduti. Dirai tu, a fine lettura, se ti sono piaciuti e, soprattutto se sono riuscito a suscitare emozioni”.

Una aspettativa già assodata, se è vero come è vero, che alcuni di questi racconti hanno trovato il l’accoglimento auspicato in diversi concorsi letterari dove sono stati premiati.

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