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“True mothers”: una riflessione sulla maternità

Il film, interpretato da Arata Iura, Hiromi Nagasaku, Taketo Tanaka, Aju Makita e Miyoko Asada è co-sceneggiato da Izumi Takahashi e si avvale della musica di Akira Kosemura e An Tôn Thât, della direzione della fotografia di Yuta Tsukinaga e Naoki Sakakibara e del montaggio di Tina Baz, Yoichi Shibuya e Roman Dymny.

“True Mothers”, come si evince dallo stesso titolo, è un film sulla maternità che consente di riflettere sull’adozione.

Si tratta di un lungometraggio scritto e diretto da Naomi Kawase (“Suzaku”, “Le ricette della signora Toku”, “Futatsume no mado”, “Mogari no mori”), ed è liberamente ispirato al romanzo “Asa ga Kuru” di Mizuki Tsujimura.

Sarà proiettato nelle sale cinematografiche dal 13 gennaio 2022 ed è distribuito da Kitchen.

È bene ricordare che “True Mothers” è stato scelto nel 2020, per rappresentare il Giappone ai Premi Oscar.

Il film, interpretato da Arata Iura, Hiromi Nagasaku, Taketo Tanaka, Aju Makita e Miyoko Asada, è co-sceneggiato da Izumi Takahashi e si avvale: della musica di Akira Kosemura e An Tôn Thât; della direzione della fotografia di Yuta Tsukinaga e Naoki Sakakibara; del montaggio di Tina Baz, Yoichi Shibuya e Roman Dymny.

Il racconto evidenzia la difficoltà di adottare un bambino, sottolineando l’attualità di questo argomento che da troppi anni attende un’adeguata regolamentazione da parte della legge. Sarebbe bello poter garantire a tutte le mamme che non possono avere figli la possibilità di adottare un bambino cui donare amore e una famiglia.

La trama

Dopo aver affrontato la sofferenza causata da una serie di trattamenti della fertilità, senza successo, Satoko e suo marito Kiyo Kazu decidono di intraprendere la strada dell’adozione.

Sei anni dopo aver adottato un bambino, Satoko ha lasciato il lavoro, per dedicarsi completamente alla famiglia che vive un’esistenza pacifica. Ma un giorno, una telefonata minaccia la felicità di Satoko e il delicato equilibrio raggiunto dalla sua famiglia.

Una donna di nome Hikari, madre biologica di Asato, vuole indietro il figlio oppure del denaro.

All’epoca dell’adozione Hikari aveva 14 anni. La coppia non aveva più avuto sue notizie, e Satoko credeva che la madre biologica stesse vivendo una vita tranquilla con la propria famiglia.

Un giorno, mentre Asato è a scuola, Satoko riceve la visita di Hikari, la giovane donna è molto magra e non somiglia in alcun modo all’adolescente che ha dato alla luce il loro figlio adottivo.

Satoko sente istintivamente che questa donna non è Hikari. E se non è Hikari, allora chi è? Cosa farà Satoko, quando scoprirà lo scioccante passato di Hikari?

Francesco Fravolini

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