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Silene stenophylla: la pianta che viene dal passato

Chi ha visto i film d’animazione della serie “L’era glaciale” ricorda sicuramente il buffo scoiattolo Scrat, sempre aggrappato alla sua affezionata ghianda, come se fosse il tesoro più prezioso al mondo. Ed è proprio grazie a qualche piccolo Scrat siberiano che è stato possibile far nascere fiori da semi di 30.000 anni fa. I semi in questione sono della Silene stenophylla, una pianta erbacea dai fiori bianchi, al cui genere appartengono centinaia di specie, tra le quali una sessantina cresce anche in Italia. Silene stenophylla vive nella regione siberiana e nel Nord del Giappone.

Un gruppo di ricercatori russi nel 2007 scoprirono la presenza di alcuni semi sepolti in un tronco fossilizzato nel permafrost, un terreno in grado di conservare alla perfezione i resti fossili delle creature che vivevano decine di migliaia di anni fa nella tundra siberiana, come l’orso delle caverne scoperto qualche mese fa. Come fanno anche i nostri scoiattoli moderni e altri animali come le Nocciolaie, probabilmente anche nel caso siberiano si tratta di una dispensa invernale creata dagli scoiattoli dell’epoca e poi non sfruttata: le temperature estreme dell’epoca e poi la conservazione nel permafrost a circa -7° ha permesso ai semi di rimanere intatti e vitali. La datazione tramite radiocarbonio dei semi ha permesso di stabilirne l’età: circa 32.000 anni fa, in pieno Pleistocene.

Nulla di strano finora, ma la cosa sorprendente è poi avvenuta nel 2013: i ricercatori dell’Istituto di biofisica delle cellule e l’Istituto di problemi fisici, chimici e biologici della scienza del suolo dell’ Accademia russa delle scienze di Puščino, ha comunicato che da questi semi sono nate nuove piante perfettamente sviluppate. Si tratta dei semi più antichi mai germinati: il precedente record era riferito a una pianta di datteri israeliana di circa 2000 anni fa. In Siberia da anni si sta cercando di clonare animali estinti del Pleistocene, come Mammuth e Rinoceronti lanosi: questo potrebbe essere un primo passo per centrare l’obiettivo?

Daniele Capello

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