Image default
Arte & Cultura

Riaperto lo scavo della Pietra di re Artù

Arthur’s Stone è una suggestiva camera funeraria neolitica fatta di grandi lastre di pietra, situata sulle colline sopra la Golden Valley dell’Herefordshire. Essa ha più di 5mila anni. Come molti monumenti preistorici nell’Inghilterra occidentale e nel Galles, questa tomba è stata collegata a Re Artù sin da prima del XIII secolo. Secondo la leggenda, fu qui che Artù uccise un gigante che lasciò l’impronta dei suoi gomiti su una delle pietre mentre cadeva.

Questa estate gli archeologi hanno ottenuto un permesso straordinario per scavare nel sito. Grazie a questo lavoro, nelle ultime settimane hanno portato alla luce dei gradini in pietra che portano alla tomba e degli strumenti che sembrerebbero essere stati usati per coltivare il circostante paesaggio agricolo.

Importante è anche stato l’utilizzo di droni che hanno individuato possibili siti di molti altri antichi luoghi di sepoltura nelle vicinanze. Questo fatto farebbe supporre ai 25 componenti del team di archeologici che la Pietra di Artù fosse un importante luogo di incontro e forse facesse parte di un complesso molto più ampio di monumenti correlati. Per fare un esempio, come i cerchi di Stonehenge e Avebury.

Sicuramente in epoche più recenti il sito archeologico ha ispirato molti narratori. Nel XX secolo si dice che CS Lewis abbia usato questo monumento come ispirazione per il tavolo di pietra su cui Aslan viene sacrificato ne Il leone, la strega e l’armadio delle Cronache di Narnia.

I nuovi scavi e le notizie connesse a essi hanno fatto accorrere sul sito degli scavi visitatori da vicino e da lontano. Pam Thom Rowe, una guida volontaria di English Heritage, ha detto che visitatori proveniente anche da luoghi lontani come il Texas sono giunti sul posto.

L’amministratore delegato di English Heritage, Kate Mavor: “esplorare un sito come la Pietra di Artù è un processo affascinante e qualcosa che volevamo aprire al pubblico. Abbiamo avuto un’ottima risposta.”.

La Pietra di Artù come detto ha una storia che alimenta misteri ed enigmi sulle gesta del leggendario Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Questi scavi e l’apertura al pubblico sono probabilmente solo un nuovo capitolo alla storia millenaria di questa lastra di pietra di 25 tonnellate. Ne sentiremo parlare ancora e magari ci regalerà ancora nuove scoperte e con esse nuovi enigmi sulla storia di Camelot e dei suoi cavalieri.

Riccardo Pallotta©

Altri articoli