Iva al 4% per acquisto immobile da impresa di costruzione: come funziona
L’acquisto della prima casa è un passo importante e, grazie ad alcune agevolazioni fiscali, può risultare meno oneroso. Una delle principali agevolazioni riguarda l’applicazione dell’IVA al 4%, invece dell’aliquota ordinaria. Ma quando si ha diritto a questa imposta agevolata?
L’IVA al 4% si applica solo quando si acquista una prima casa da un’impresa costruttrice o ristrutturatrice, che vende l’immobile entro cinque anni dalla fine dei lavori. Se invece si compra da un privato, non si paga l’IVA ma l’imposta di registro (al 2%).
Possono beneficiare dell’IVA agevolata coloro che:
- Non sono proprietari di altri immobili acquistati con agevolazioni prima casa su tutto il territorio nazionale (oppure, se lo sono, si impegnano a venderli entro un anno).
- Non possiedono altri immobili ad uso abitativo nel comune in cui si trova la nuova abitazione.
- Trasferiscono la residenza nel comune dell’immobile acquistato entro 18 mesi dal rogito.
Non tutti gli immobili rientrano nei requisiti per l’aliquota IVA agevolata. Per beneficiare del 4%:
- L’immobile non deve essere di lusso, ovvero non deve rientrare nelle categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) o A/9 (castelli e palazzi storici).
- Deve essere destinato ad abitazione principale.
- L’acquirente deve dichiarare, in atto, di voler usufruire delle agevolazioni prima casa e di rispettare i requisiti previsti dalla legge.
L’IVA al 4% si calcola sul prezzo di vendita dell’immobile indicato nel contratto.
Ad esempio, su un immobile da 200.000 euro, l’IVA al 4% sarà di 8.000 euro, invece dei 22.000 euro (al 10% o 22%) che si applicherebbero senza agevolazioni.
L’IVA al 4% per l’acquisto della prima casa rappresenta un’importante agevolazione fiscale, ma per ottenerla è essenziale rispettare precisi requisiti soggettivi e oggettivi.
Manuela Margilio