La Liegi-Bastogne-Liegi è la quarta classica monumento della stagione e la corsa che chiude la “campagna del nord” delle classiche. Uomini e donne la disputano nello stesso giorno e in questa edizione come non mai, le due corse sono state così diverse. La gara maschile ha infatti visto l’ennesimo show in solitaria di Tadej Pogacar, che ha sfruttato la giornata negativa dell’unico rivale accreditato, Remco Evenepoel (chiuderà 59° a tre minuti), per attaccare a 35 km dal traguardo sulla Redoute e andarsene da eremita. Per una volta fa festa anche l’Italia, con il bel secondo posto di Giulio Ciccone (primo degli umani), il quarto di Simone Velasco e il sesto di Andrea Bagioli. Pogacar arriva così a eguagliare le nove monumento vinte da Coppi in carriera, staccando nuovamente Van de Poel fermo a otto
La gara femminile è stata invece combattuta fino all’ ultimo metro e ha portato a un risultato storico. La vincitrice Kimberley Le Court de Billot Pienaar è il primo ciclista africano assoluto a conquistare una monumento nella storia e la prima donna africana a vincere una corsa in linea del World Tour. L’atleta delle Mauritius aveva già centrato lo scorso anno una tappa del Giro d’Italia Women, ma con questa Liegi il suo palmares si arricchisce in maniera importante. Un numero di grande intelligenza tattica il suo, riuscendo a inserirsi nel quartetto giusto nel momento decisivo e battendo in volata due grandi campionesse come Pieterse (fresca di Freccia Vallone) e Vollering, nonché una vivace ma stanca Kerbaol. Meno gioie per l’Italia con solo l’ottavo posto di Monica Trinca Colonel, mentre la nostra stella, Elisa Longo Borghini trova una giornata alla Evenepoel finendo 48ª a quasi 8 minuti.
Daniele Capello