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Ambiente & Società

Oltre mille tonnellate di pesticidi illeciti sequestrati in Europa. Coinvolta anche l’Italia

In quattro mesi passati al setaccio i punti di accesso della UE. Un mercato nero dominato dalla Turchia

A fine Luglio l’Ufficio Europeo Antifrode, ha pubblicato i risultati di una vasta operazione, per il contrasto del traffico di pesticidi illegali In quattro mesi, sono stati sequestrati oltre un migliaio di tonnellate di sostanze illecite.

La settima edizione dell’operazione Silver Axe si è concentrata su porti, aeroporti e altri punti di ingresso, anche in Italia, in cui è stato possibile rilevare l’importazione e l’esportazione di fitofarmaci illegali e contraffatti. In totale sono state sequestrate 1.150 tonnellate di pesticidi, una fabbrica che produceva pesticidi non autorizzati,  è stata smantellata e dieci persone sono state arrestate.

In particolare le autorità si sono accorte di un aumento del traffico illegale, nella zona sud dell’Europa e nell’area del Mar Nero, il cui commercio è dominato principalmente dalla Turchia. Ma la Cina resta imbattibile: il paese rimane infatti il maggior fornitore di pesticidi illeciti. 

Il sistema funziona in questo modo :un pesticida che è stato autorizzato in uno Stato membro UE può, con specifiche concessioni, essere introdotto e utilizzato in un altro Stato membro. I criminali sfruttano le pieghe di queste concessioni, introducendo in nuovi mercati i prodotti fitosanitari illegalmente prodotti nello stato di origine , sostenendo che questi abbiano già avuto le autorizzazioni necessarie. Il basso prezzo, spesso induce a non approfondire i dettagli da parte degli acquirenti.

Il problema è che il costo più alto lo pagano i consumatori e i piccoli produttori agricoli, gli unici in grado di garantire un’agricoltura sostenibile. L’ondata di siccità che ha sconvolto l’Europa, ha dimostrato che gli allevamenti e le colture intensive, non sono più compatibili con l’ambiente. Ma anche i piccoli agricoltori, si trovano spesso tra l’incudine delle lobbies dei pesticidi, e il martello di fitofarmaci low cost. Il contrabbando di pesticidi rappresenta una minaccia lungo tutta la catena alimentare, dagli agricoltori ai consumatori, perché consente a prodotti pericolosi di raggiungere il nostro mercato e il nostro suolo 

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