by Bruno Cimino
Lasciatecelo dire: batte il cuore quando leggi una poesia o un racconto di Michele Celano, che ha appena pubblicato, con la preziosa collaborazione della compagna Sara Piccolo, “A me stesso”, una raccolta di racconti edita da Mario Vallone Editore.
Stiamo parlando di uno scrittore molto apprezzato perché se c’è qualcosa che lo contraddistingue rispetto ad altri è la capacità di far emergere il suo animo poetico. E Sara Piccolo è un valore aggiunto, una garanzia per un successo annunciato di questo libro.
La loro scrittura ha la forza di coinvolgere il lettore e lasciarlo navigare nelle emozioni che loro stessi hanno vissuto nella elaborazione di questa opera, un lavoro che si unisce alle vibrazioni letterarie di “Papaveri Rossi” (2016), “Racconti” (2017), “Avevo appeso il cuore al chiodo” (2022) e a quelli che Celano ha scritto per la trilogia Racconti Tropeani.
Racconti e poesie sono arte allo stato puro e non tutti gli scrittori trovano l’accoglimento auspicato. Le sacre discipline che le varie muse concedono ai pennelli del pittore, alle melodie dei musicisti o allo scalpello dello scultore sono il verbo dell’arte che apre alla conoscenza, alle parole e alle sensazioni dell’uomo, sempre avido di nuove emozioni.
Domanda A quale celebre scrittore lei si sente più vicino in termini letterari e perché?
S. Piccolo Non mi sento particolarmente vicina a scrittori celebri: i grandi sono grandi e restano tali. Apprezzo Sepulveda, Coloane, Marquez, Chiara, Camilleri particolarmente nei loro racconti brevi.
Domanda Quando è nata l’idea di questo nuovo libro e quali le ispirazioni che le hanno suscitato maggiori emozioni?
M. Celano Di idee e di ispirazioni ne ho sempre avute, ma lo stato della mente e dei sentimenti io li trattenevo nel “cassetto”. Quando a questi scritti si sono aggiunti due racconti di Sara, mia compagna, è maturata la decisione di un nuovo libro.
Domanda Lei ha pubblicato diversi libri, specialmente di poesie. Ce n’è uno che le piacerebbe venisse condiviso maggiormente da chi ama la letteratura o, in particolare, la poesia?
M. Celano Senza dubbio, la silloge che mi piacerebbe condividere con chi ama la poesia è “Papaveri Rossi”, semplicemente perché, prima della decisione di pubblicare, molte sono andate distrutte a causa della mia insicurezza. Ecco il motivo di questo “legame particolare” oltre al fatto che mi ha dato grandi soddisfazioni come critica, avendo ricevuto diversi riconoscimenti. Tutto questo mi ha spinto a continuare.
Per concludere abbiamo chiesto a Sara Piccolo quale libro lei metterebbe al primo posto. La risposta è stata quasi ovvia, ma perfetta: “Il prossimo!”, ha esclamato.
