Image default
In evidenza

Matteuccia da Todi e la stregoneria

Matteuccia da Todi nota anche come la strega di Ripabianca dal nome del villaggio in cui visse, nata a Todi nel 1388 la donna sviluppò fin da giovinetta un forte interesse per le erbe tanto da guadagnarsi in età adulta il titolo di Signora delle erbe.

I suoi decotti venivano lodati per la oro capacità di alleviare malanni fisici ed emotivi.

La sua fama varcò i confini della città, arrivando a tutta l’Italia centrale tanto da vantare tra i suoi clienti uno dei più eminenti capitali di ventura del tempo: Braccio da Montone.

Tuttavia il suo essere dichiaratamente atea e la sua distanza dalla Chiesa le causarono l’astio delle istituzioni religiose.

Matteuccia però non si occupava solo di erbe ma era esperta anche in pratiche magiche che comprendevano la rimozione del malocchio e l’annullamento delle maledizioni.

Oltre a questo la donna aiutava con la sua arte le donne che si rivolgevano a lei con scarso apprezzamento dei loro mariti.

E fu proprio questo ad esasperare i sospetti della Chiesa e a fare muovere contro di lei le accuse di stregoneria.

Matteuccia fu interrogata incessantemente e sottoposta alla tortura della privazione del sonno tanto da provocarle uno stato allucinatorio.

Stremata dalle torture confessò tutte le accuse mosse contro di lei e per questo fu condannata al rogo.

di Benedetta Giovannetti

Altri articoli