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Arte & Cultura

Marisa Laurito, il simbolo di una Napoli tutta testa e cuore

40 anni fa, nella trasmissione di Renzo Arbore, la Laurito conquistò la popolarità in tutt’Italia 

Quarant’anni fa Marisa Laurito entrava prepotentemente nelle case degli italiani attraverso il magico piccolo schermo che a quei tempi, era il 1985, rappresentava il più forte strumento mediatico per la popolarità. E da allora la popolarità questa nostra asrtista non l’ha mai perduta.  

A dire il vero in famiglia non vedevano di buon occhio che la giovane Marisa entrasse nel mondo dello spettacolo: lei fino alla maggoire età (una volta erano 21 anni) se ne sta buona buona, assecondando il volere dei suoi cari, ma appena divenne maggiorenne, si “lanciò” nel mondo del teatro: svolge un provino per Eduardo De Filippo, che la fa entrare nella propria compagnia. 

E’ partita così la lunga carriera di Marisa Laurito, una delle personalità più amate nel mondo della Tivvù, una donnna dello spettacolo energica e poliedrica. La Laurito è attrice, cabarettista, conduttrice televisiva e perfino pittrice. Insomma, un’artista a tuttotondo, che ha vissuto già 57 anni di teatro, cinema e televisione. E’ nata a Napoli il 19 aprile 1951, già da bambina giocava a fare l’attrice, si acconciava da sola i capelli alla cocotte e con quattro sedie un cuscino e qualche giocattolo faceva già spettacolo divertendo i parenti. 

Le assi del palco di un teatro la ospitano per la prima volta nel 1969, proprio nella compagnia di quel Eduardo De Filippo, famoso anche per vederci sempre bene quando si tratta di selezionare attori ed attrici. Quindi, se la giovane Marisa riuscì a convincere il grade Maestro vuol dire che la bravura c’è. 

Dopo diverse esperienze con il grande drammaturgo napoletano, che le insegna la rigorosa disciplina dell’attrice, che si tramuta in inscalfibile professionalità, nel 1977 Sergio Corbucci la arruola per il film “La mazzetta”, regalandole il ruolo da protagonista. Prima aveva recitato in tre pellicole, ma con parti secondarie. 

Con l’inizio degli anni novanta, la sua carriera conosce un momento di cambiamento notevole,  entra nel cast del film “Terre nuove”, con Antonio Banderas: quella dimostrazione di audacia premierà la Laurito che verrà consacrata migliore attrice protagonista al Festival del Cinema di Bogotà. Riceverà un riconoscimento anche attraverso il Globo d’Oro.  Per la Laurito, tra il teatro di De Filippo e il grande schermo, ci fu anche tanta televisione. Ecco che nel 1985  lavora con Renzo Arbore in “Quelli della notte”, una trasmissione che fa parte della storia italiana, perchè insegna un nuovo modo di interpretare la televisione tutto autoctono, senza aver copiato da format o altro, tutta farina del sacco di Arbore e della sua combriccola, in cui Marisa è una delle punte di diamante. Nella stagione 1985/86 la troviamo con Raffaella Carrà in “Pronto Raffaella”, nel 1987 è su Rai 1 con una trasmissione tutta sua dal titolo “Marisa La Nuit”; fu un programma che costò incredibilmente poco, raggiungendo dati di ascolto elevati, dimostrando che per fare TV a volta basta voglia di innovare e di divertire. Durante “La mazzetta” conobbe Luciano De Crescenzo, presentatole da Renzo Arbore; dopo Eduardo loro due sono state le personalità forse più importanti per Marisa. Lei si può dire che sia stata una delle poche artiste ad aver lavorato al fianco di tanti miti del mondo sello spettacolo: Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Flavio Bucci, Bud Spencer, Terence Hill, Adriano Celentano e tanti altri, oltre ai già citati De Filippo, Carrà, Arbore e De Crescenzo. In totale Marisa Laurito ha recitato in 20 film, 13 sceneggiati per la Tv, conducendo o affiancando chi presentava in trenta trasmissioni per il piccolo schermo. Oltre al grande lavoro in teatro.

Nel 1989 ha partecipato al Festival di Sanremo con la canzone “Il babà è una cosa seria” e, nello stesso anno, riceve il Telegatto come personaggio femminile di quella stagione. Ha vinto anche la Maschera d’argento, il Premio Villa Massa e il Doc Italy. Dal 2020 la Laurito è Direttore Artistico del Teatro Trianon Viviani di Napoli che, come si legge sul sito della struttura, “punta a realizzare uno spazio attivo di animazione culturale e sociale, attento al patrimonio tradizionale quanto ai nuovi linguaggi”. Marisa Laurito è tra le figure più attive nelle iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica alla drammatica realtà delle donne iraniane vittime della dittatura di Alì Khamenei.

Fabio Buffa

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