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Arte & Cultura

L’uscita di “Squid Game 2” ha riacceso le polemiche sul passato criminale dell’attore Song Young-Chang

Il 26 dicembre c’è stata l’anteprima mondiale della seconda stagione di “Squid Game 2”, che si è piazzato immediatamente in cima alle classifiche Netflix di ben 93 paesi.

Subito dopo l’approdo del drama sulla piattaforma, però, sono riemerse le vecchie accuse contro uno degli attori non protagonisti, Song Young-Chang, un veterano della tv e del teatro, attivo dal 1990. Nella seconda stagione di “Squid Game”, Song interpreta un personaggio secondario indicato come Player 100.

Nel settembre del 2000, quando l’attore aveva 42 anni, fu arrestato con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali nella sua auto con una sedicenne in due diverse occasioni vicino a un parco a Goyang e di aver pagato la minorenne per i servizi. Affrontò un processo per condotta inappropriata con una minorenne. Fu la prima celebrità ad essere arrestata per una questione sessuale che coinvolgeva una minorenne. Affrontò un processo e rischiò 10 mesi di prigione e due anni di libertà vigilata per aver violato la legge sulla protezione dei minori. Tuttavia, dal momento che non aveva precedenti penali e dato che durante i 36 giorni di custodia mostrò rimorso per i suoi crimini, la sua condanna venne sospesa.

Ma ancora oggi la maggior parte dei coreani non ha dimenticato il grave crimine di cui si è macchiato ventiquattro anni fa: i fan della serie, infatti, hanno espresso online la loro indignazione e delusione nei confronti dei produttori per averlo ammesso nel cast.

Yami

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