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LOTTERIA SCONTRONI E CASHBACK: THE END?

Gli esercenti hanno tutti registrato un netto incremento dell’uso delle carte di credito per i pagamenti.

Eppure il governo vorrebbe portare a conclusione sia il progetto Cashback che la Lotteria degli scontrini a partire da luglio. La ragione? Poter destinare le risorse economiche verso altre misure.

La lotteria è entrata in vigore da gennaio di quest’anno e, rispetto al Cashback, è molto più semplice partecipare: non c’è bisogno di alcuna registrazione, basta digitare il proprio codice fiscale sul Portale, per ottenere online un codice alfanumerico (anche sotto forma di codice a barre).

Perché il Governo vorrebbe terminare il progetto? I costi.

Queste misure introdotte dal governo Conte Bis, su proposta del M5S, hanno il fine di promuovere i pagamenti elettronici per contrastare l’evasione fiscale?   (Siamo sicuri che alla fine di questa frase ci sia un punto interrogativo?)

Il cashback costa circa 1,75 miliardi a semestre, mentre la lotteria degli scontrini vale 2,5 miliardi di euro all’anno, ovvero 208 milioni al mese.

Cos’è il Cashback?

Per le spese presso gli esercenti abilitati, lo Stato restituisce il 10% della spesa. E.g., se effettui un pagamento con carta di 10 euro, lo Stato ti accrediterà un euro.

Che cos’è la lotteria degli scontrini?

La lotteria degli scontrini è la nuova lotteria gratuita collegata al programma ITALIA CASHLESS, per incentivare l’uso di carte di credito, carte di debito, bancomat, carte prepagate, carte e app connesse a circuiti di pagamento privativi e a spendibilità limitata, al fine di modernizzare il Paese e favorire lo sviluppo di un sistema più digitale, veloce, semplice e trasparente.

La lotteria degli scontrini non costa nulla, perché è collegata ai normali acquisti cashless: acquisti effettuati senza contanti, utilizzando strumenti di pagamento elettronico.

Fatto questo, lo scontrino elettronico sarà convertito in biglietti virtuali che consentono di partecipare alla lotteria: un biglietto virtuale per ogni euro speso.

Restano esclusi gli acquisti: di importo inferiore a un euro; effettuati online; effettuati nell’esercizio di attività di impresa, arte o professione.

Qualora la misura fosse sospesa, resterà comunque un passo in avanti verso la monetizzazione virtuale e un primo valido contributo per combattere l’evasione fiscale.

Marino Ceci

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