In un’ era in cui il calo della lettura è sempre più esponenziale, a scapito di cultura e capacità critiche, il senso di una festa risulta necessario e importante. La Festa del Libro e della Lettura, giunta alla sua sedicesima edizione, si svolgerà dal 21 al 23 marzo all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Una festa che vedrà come segnalibro, la parola PACE, e che coinvolgerà quasi trecento ospiti per un totale di oltre cento incontri, tra lezioni, dialoghi, reading e mostre.
“Quando abbiamo scelto la parola PACE, come tema della XVI edizione di Libri Come, c’era solo la guerra. Tante guerre in tanti posti del mondo (qualcuno ne ha contate 54) ma due sopra le altre: quella russo ucraina (per l’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina) e quella tra Israele e Hamas (a seguito dell’attacco terroristico del 7 ottobre). Oggi che si parla molto di Pace, finalmente, oggi che c’è un cessate il fuoco in Medio Oriente e un Presidente americano che dice di volere la pace… sembra esserci ancora più guerra, certamente molte parole di guerra anziché di pace”
“Libri Come è una delle manifestazioni culturali consolidate della città di Roma – dichiara l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio – Con la parola Pace, quest’anno il Festival pone al centro della sua programmazione un tema di riflessione che è culturale e anche politico. La pace – che oggi più che mai va invocata con forza – non equivale semplicemente all’assenza di conflitto tra nazioni ma esprime anche un impegno quotidiano collettivo che tocca ogni ambito della vita. Le guerre intossicano, creano muri, bruciano case e libri, e invece la letteratura, la conoscenza, la bellezza costruiscono connessioni e ponti, mettendoci in relazione. Spazi aperti di partecipazione sono una condizione necessaria per la crescita di Roma, che ha tutte le possibilità di tornare ad essere simbolo di dialogo e incontro, luogo in cui la diversità è celebrata”.
“Siamo orgogliosi di presentare la sedicesima edizione di Libri Come, una festa che negli anni si è affermata come uno spazio di confronto aperto, libero e inclusivo – ha commentato Raffaele Ranucci, Ad di Musica per Roma – Quest’anno il nostro tema centrale è la pace, un valore fondamentale, oggi più che mai urgente, che attraversa la letteratura, la cultura e la società. In un momento storico così delicato segnato da conflitti, tensioni e divisioni mondiali, crediamo che i libri possano essere strumenti potenti per comprendere, dialogare e costruire ponti. Attraverso le voci di scrittori nazionali e internazionali, intellettuali e artisti, Libri Come diventa un laboratorio di tutte le idee, un’occasione per riflettere insieme su come la cultura possa contribuire a un futuro più giusto e pacifico.
La Fondazione Musica per Roma, con il suo impegno costante nella divulgazione e diffusione della cultura, vuole ribadire il valore della parola scritta come strumento di speranza. Invitiamo il nostro pubblico a partecipare, a lasciarsi ispirare e a condividere il messaggio che la pace non è solo un’aspirazione, ma una responsabilità collettiva. Grazie a tutti coloro, i curatori in particolare, che rendono possibile questa festa e a chi, con la propria voce e il proprio ascolto, contribuirà a rendere Libri Come un momento di crescita e condivisione.
La pace
Cos’è la pace e che cosa possiamo e dobbiamo fare perché sia duratura e giusta sono alcune delle domande che affronteranno molti degli ospiti invitati a Libri Come.
Lo faranno la Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi, lo scrittore e saggista indiano Pankaj Mishra e Gad Lerner che dialogheranno su Il mondo dopo Gaza; lo faranno Sami al-Ajrami e Anna Lombardi, il Pulitzer Nathan Thrall (autore di Un giorno nella vita di Abed Salama) e Francesca Mannocchi (autrice del documentario Lirica Ucraina); e ancora saranno parole analizzate da Nicola Lagioia, David Bidussa, Diego Bianchi, Luciano Canfora, Luca Steinmann, Alberto Negri, ma la parola non sarà ignorata da autori come Amitav Gosh, come pure dall’altro Pulitzer, l’americano di origine vietnamita Viet Thanh Nguyen, da Eshkol Nevo e da Emergency e soprattutto sarà al centro dell’evento finale di domenica sera dove Alessandro Bergonzoni mostrerà e spiegherà il senso della sua opera intitolata “Il tavolo delle Trattative”, esposta nei giorni della festa negli spazi dell’Auditorium e interverranno Anna Foa, Elena Kostioukovitch, Stefano Nazzi, Riccardo Noury e Giovanni De Mauro.Per maggiori Info e biglietti www.auditorium.com