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Le meraviglie insolite di Venezia: la Casa Museo Fortuny

La bellezza unica di Venezia non smette mai di sorprendere e di raccontare storie inconsuete che si muovono tra arte, moda e sogni. Tra le calli e i canali si nasconde un gioiello ancora sconosciuto al pubblico, ma assolutamente da visitare: la Casa Museo Fortuny.

Fu la residenza veneziana dell’ecclettico e geniale Mariano Fortuny y Mandrazo nato a Granada nel 1871 da padre pittore e madre direttrice del Museo del Prado. Una vita vissuta tra intellettuali e artisti di prima grandezza tra i salotti delle capitali europee fino alla scoperta di Venezia. 

Pittore di formazione, amante spasmodico della musica e del teatro diventò scenografo e costumista inventando intraprendenti soluzioni sceniche che verranno acquistate dalla tedesca AEG per produrle su scala industriale nei maggiori teatri dell’epoca. Un uomo capace di cogliere ed elaborare tutti gli stimoli che i viaggi potevano offrire e una volta arrivato nella magica Venezia, scrigno di mille stili e mode, la sua attenzione si posò sulle stoffe. Assieme alla moglie Henriette, sua instancabile musa ispiratrice, confeziona il Delphos, l’abito di seta, lungo, con le plissettature in vita, che diverrà il modello più acclamato dalle donne dell’alta società della Belle Époque e che ancora oggi è un must, un simbolo di eleganza intramontabile.

A Venezia fonda la sua fabbrica di stoffe, in cui lavora seta, velluto, cotone e inizia una proficua attività di vendita con l’apertura di numerose ed esclusive boutique nelle principali capitali europee.

Il Museo è la casa in cui Fortuny e sua moglie vissero in maniera saltuaria, ma è anche il luogo in cui i due coniugi lavorarono alle loro creazioni. Un bellissimo palazzo bianco gotico in perfetto stile veneziano che Fortuny acquistò lentamente, un piano dopo l’altro, per farne il suo laboratorio di stampa dei tessuti, ovviamente disegnati da lui, l’atelier e l’abitazione. Dopo la morte di Fortuny avvenuta nel 1949, il palazzo passò al comune di Venezia. 

Varcare la soglia di questa casa significa vivere la vita quotidiana di un geniale creativo che ancora oggi stupisce. Non ci sono teche con oggetti attorniati da didascalie, e nemmeno espositori da museo, si entra proprio in una elegante e raffinata dimora veneziana con affreschi ottocenteschi, tessuti preziosi, vetrate che lasciano trapelare fasci di luci scenografiche e rari oggetti di arredamento. Ampie sale in cui emerge ogni sfaccettatura di Fortuny: i suoi dipinti appesi alle pareti, il suo studio con il cavalletto e i colori per dipingere, i modelli in scala delle macchine da scena per il teatro, i manichini con gli eleganti abiti, le librerie, i divani per accogliere i suoi importanti ospiti, lampade e stoffe che diventano dettagli d’arredo.

La Casa Museo Fortuny è stata aperta al pubblico solo quest’anno, il 9 marzo scorso, tra tante difficoltà causate da una eccezionale acqua alta del 2019 e poi dalla pandemia che ha più volte interrotto i lavori di recupero. Grazie all’impegno del Comune di Venezia e del sostanzioso contributo erogato con l’art bonus dell’azienda leader PAM, questo splendido gioiello di Venezia è stato riconsegnato al pubblico di tutto il mondo ampliando ancor di più i tesori di una città che non finisce mai di stupire.

Per informazioni: https://fortuny.visitmuve.it

Federica Candelaresi

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