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Arte & Cultura

Le due leggende di Alleghe I parte

Alleghe è un grazioso paesino della provincia di Belluno che fa parte del comprensorio dell’alto Agardino una delle più belle zone di montagna delle Dolomiti. 

Da questo paese prende il nome l’omonimo lago formatosi nel 1771 e protagonista di due leggende una legata alla nascita del lago ed una legata a dei casi di cronaca nera.

Questo lago dal colore verde smeralo nacque la notte dell’11 gennaio 1771 alle 23;00 quando il corso del torrente Cordevole venne interrotto da una frana che staccatasi dal Monte Piz sommerse d’acqua tre villaggi Riete, Fusin e Marin e causò la morte di 49 persone.

Nei giorni successivi durante la formazione del lago anche altri paesi vicini che erano stati fatti evacuare preventivamente furono sommersi d’acqua. 

Secondo la leggenda popolare tramandata da secoli, le frane furono causate dal Drago di San Giorgio che abitava il monte Col di Lana, monte situato al nord rispetto al lago.

Questo monte era considerato una porta sull’inferno per via delle eruzioni di lava e fiamme che emanava.

La gente pensava che fosse proprio il drago sputafuoco a causare queste eruzioni pertanto decisero che era necessario fermarlo. 

Pertanto il pievano di Livinallongo piantò una croce di ferro sulla sommità del monte per farlo smettere, ma questo provocò al drago delle convulsioni tanto forti da far tremare la terra intorno ad esso dando così vita alla frana che fece formare il lago. 

Questa frana fece altresì crollare parte della chiesa ed il campanile che scomparve nelle acque del lago. 

Proprio peer questo nelle giornate di acqua calma e limpida si riesce a vedere la punta del campanile sommerso e udire il rintocco delle campane proveniente dal fondo del lago segno per alcuni di morte imminente di qualcuno del paese. 

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