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Lavoro, un patto generazionale per valorizzare la professionalità

L’occasione per riflettere su questa tematica arriva dalla presentazione del libro La popolazione anziana e il lavoro: un futuro da costruire – (edizioni Il Mulino) e realizzato grazie alla collaborazione tra 50&Più, avvenuta il 24 settembre 2020 presso il Cnel di Roma.

Il lavoro è al centro del dibattito sociale. L’occasione per riflettere su questa tematica arriva dalla presentazione del libro La popolazione anziana e il lavoro: un futuro da costruire – edizioni Il Mulino – realizzato con la collaborazione tra 50&Più, avvenuta il 24 settembre 2020 presso il Cnel di Roma. Sono intervenuti il Presidente di 50&Più Carlo Sangalli, il Presidente del CNEL Tiziano Treu e il Presidente della Fondazione Leonardo Marco Trabucchi. È un testo “corale” dove sono raccolti i contributi di 22 autori con un approccio nuovo e una tesi controcorrente, capace di affrontare questioni spesso poco conosciute e approfondite, ma che coinvolgono un’importante fetta della popolazione: in Italia sono 643.000 i lavoratori over 65 che alimentano la forza lavoro del Paese.

Il mondo del lavoro
Le incertezze di questo momento storico aumentate dall’emergenza sanitaria del Coronavirus sono un problema crescente da risolvere in tempo brevi. Con il Coronavirus sono state cancellate alcune “certezze” sino ad ora considerate inattaccabili, tra queste il famoso adagio, spesso usato anche dalla politica, “se mandiamo via un anziano, entra un giovane”. È dimostrato come sia impossibile la realizzazione di questo automatismo ormai calcolato quasi come un dato di fatto. L’uscita dalla crisi e la ricostruzione richiederanno al contrario una grande alleanza tra i soggetti economici, quasi un grande patto generazionale, che dovrà portare alla valorizzazione di ogni forma di lavoro. Sarà fondamentale una sorta di collaborazione sociale con l’obiettivo di individuare maestranze, in ogni ambito produttivo, di tutte le età per la valorizzazione delle conoscenze acquisite e maturate sia dai più anziani sia dai più giovani. Nel caso del lavoratore più anziano, l’esperienza, la pazienza e la capacità di relazione saranno un plus fondamentale e necessario. Questo passaggio diventa fondamentale per cercare di valorizzare il lavoro senza gettare le esperienze professionali maturate dalle persone più anziane. Saranno proprio loro i testimoni di questo know-how che deve accompagnare il cambiamento generazionale dei lavoratori. Nel volume viene evidenziato il rapporto tra il lavoro che cambia e il progressivo invecchiamento della popolazione attraverso tre prospettive: gli aspetti sociologici e psicologici, quelli tecnico-organizzativi e quelli relativi alle politiche e al ruolo delle associazioni.  

Francesco Fravolini

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