Domenica 25 maggio ore 17.00
Lunedì 26 maggio ore 9.30
a seguire incontro con Fiammetta Borsellino, figlia del giudice
La stanza di Agnese
Vincitore del progetto TRAC – Sezione Nuova Drammaturgia , Premio Eolo Award 2024 per la migliore interpretazione, Premio del Pubblico al Palio ErmoColle 2024, Finalista In-Box dal vivo 2025 – Foto ©Mimmo Greco
di e con Sara Bevilacqua – drammaturgia Osvaldo Capraro
disegno luci Paolo Mongelli/Marco Oliani – video Mimmo GrecoproduzioneMeridiani Perduti Teatro con il supporto diTRAC_Centro di residenza teatrale pugliese con il sostegno di Factory Compagnia Transadriaticain sinergia conScuola di Formazione Antonino Caponnetto
È dedicato al giudice Paolo Borsellino, in occasione della Giornata della Legalità, lo spettacolo per le nuove generazioni La stanza di Agnese, nato dalla sinergia con la Scuola Antonino Caponnetto e vincitore del progetto TRAC – Sezione Nuova Drammaturgia e del premio Eolo Award 2024 per la migliore interpretazione. Scritto e interpretato da Sara Bevilacqua, sarà in scena al Teatro Biblioteca Quarticciolo il 25 maggio alle 17 (replica il 26 alle 9.30, matinée per scuole), in una produzione Meridiani Perduti Teatro.
Lunedì 26, al termine dello spettacolo, interverrà Fiammetta Borsellino, figlia del giudice, che incontrerà gli studenti durante l’incontro con la compagnia mediato dalla critica Viviana Raciti, nell’ambito del progetto Staffetta critica.
Agnese Piraino Leto in Borsellino, segnata da una terribile malattia, riceve una telefonata da parte dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga: “Via D’Amelio è stata da colpo di stato”. Poche parole che inevitabilmente fanno riemergere i ricordi di una vita, sin da quando, figlia del presidente del Tribunale di Palermo e immersa negli usi e costumi dell’alta borghesia palermitana, incontra per la prima volta Paolo, giovane pretore a Mazara del Vallo. Da questo momento parte la narrazione della sua crescita accanto al marito e della scoperta di una Palermo diversa, meno luccicante di quella a cui era abituata, ma forse più bella, anche se disgraziata, passando attraverso i primi anni di matrimonio e la nascita dei figli. Fino a narrare i momenti più bui, compresa la morte di amici e colleghi di Paolo; i rapporti con la scorta che diventa parte della famiglia; la difficoltà di accettare la situazione da parte dei figli. Ma anche l’altro lato di Paolo, quello giocoso e sempre pronto allo scherzo, al “babbìo”. Il lavoro nel pool antimafia accanto a Giovanni Falcone fino alla terribile morte di quest’ultimo. Infine il tradimento da parte di chi avrebbe dovuto combattere al suo fianco.
Più che un monologo, lo spettacoloè un dialogo incessante tra Agnese e Paolo, che continua tra le pieghe dei ricordi, con toni di tenerezza quando si tratta dei propri figli e di indignazione nei confronti dei traditori dello Stato.
Sono passati oltre trent’anni dalla strage di Via D’Amelio. Una ferita ancora aperta nel cuore dell’Italia. Tante le indagini, i processi i depistaggi e le sentenze per una verità, forse, troppo dura da accettare.
By Bruna Fiorentono