Il Beccamoschino e l’Usignolo di Fiume sono due uccelli molto diversi ma con una caratteristica in comune: la poligamia. In queste due specie infatti il maschio è in grado di costruire più nidi nella stessa stagione (sei in media, ma nel Beccamoschino ne sono stati rilevati fino a 18), metà dei quali occupati da femmine diverse. Questo comportamento poco frequente permette alle due specie di potersi riprodurre con più successo in condizioni favorevoli: oltretutto nel Beccamoshino le femmine nate in primavere sono già in grado di riprodursi nello stesso anno.
Il Beccamoschino (Cisticola juncidis) appartiene alla famiglia dei Cisticolidae, di cui è l’unico rappresentante europeo (le altre specie sono africane, asiatiche e australiane). Nonostante il colore poco appariscente, perfetto per mimetizzarsi nell’ambiente prativo che frequenta, si riconosce facilmente per il becco leggermente ricurvo e la striatura tipica sul capo. Il piumaggio è bruno-fulvo, striato di nero superiormente mentre le parti inferiori sono chiare. Frequenta ambienti planiziali aperti, erbosi e steppici anche asciutti. Il suo verso è facilmente riconoscibile così come il suo canto, accompagnato spesso da un volo territoriale ondulato.
L’Usignolo di fiume (Cettia cetti) appartiene alla famiglia dei Cettidae, di cui è l’unico rappresentante europeo. Deve il nome alla somiglianza con l’usignolo, a cui non è però imparentato. Frequenta ambienti più umidi del precedente, soffrendo molto gli inverni più freddi. È molto difficile osservarlo nella vegetazione palustre, dove resta perlopiù nascosto, ma è facile sentire il suo verso esplosivo emesso con regolarità. Come detto, somiglia a un usignolo per il suo piumaggio bruno-rossiccio ma ha dimensioni inferiori, ala molto corta e un tipico sottile sopracciglio bianco.
Daniele Capello