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Arte & Cultura

La Piramide Cestia, l’antico fascino egizio nel cuore di Roma

Nel cuore della Roma antica, tra le vetuste Mura Aureliane, si erge un monumento insolito e affascinante: la Piramide di Caio Cestio, un elegante omaggio alla cultura egizia da parte della civiltà romana. 

Caio Cestio e il suo mausoleo a forma di piramide

Caio Cestio fu un politico e sacerdote romano vissuto nel I secolo a.C., durante l’età augustea. Membro del collegio dei Septemviri Epulones, incaricato di organizzare i banchetti religiosi pubblici, apparteneva a una classe sociale di alto rango, testimoniata dalla grandiosità del monumento funebre che si fece costruire.

La sua decisione di farsi erigere un mausoleo a forma di piramide fu influenzata dalla fascinazione romana per la cultura egizia, che si era intensificata dopo la conquista dell’Egitto da parte di Augusto nel 30 a.C. 

Questo contatto culturale portò molti romani ad ammirare le usanze funerarie egizie e l’architettura monumentale, considerata simbolo di potere ed eternità.

La Piramide di Caio Cestio, situata a Roma lungo l’antica via Ostiense, fu realizzata tra il 18 e il 12 a.C. interamente in cemento e rivestita di marmo di Carrara, con un’altezza di circa 36 metri. Fu costruita in soli 330 giorni, come attestano le iscrizioni sulla facciata, probabilmente per rispettare una clausola testamentaria che imponeva tempi stretti per la realizzazione.

L’aspetto della piramide riflette l’intento di Caio Cestio di distinguersi, combinando elementi della tradizione egizia con l’estetica romana. Non si trattava solo di una scelta estetica: il monumento esprimeva il desiderio d’immortalità e prestigio, con un richiamo simbolico alle glorie dell’antica civiltà egiziana. 

Tuttavia, la piramide di Cestio non è una replica delle piramidi egizie: la sua forma è più slanciata, probabilmente influenzata dalle piramidi nubiane della regione sudanese. All’interno della piramide si trova una camera funeraria, semplice e decorata con pitture murali. Sebbene il sarcofago originario sia andato perduto, i documenti storici e l’iscrizione esterna raccontano l’ambizione e il desiderio di eternità di Cestio. 

Nei secoli, la piramide è stata protetta dall’incorporazione nelle Mura Aureliane nel III secolo d.C., un intervento che ne ha garantita la sopravvivenza. 

Oggi, la Piramide Cestia è situata nei pressi del cimitero acattolico di Roma, dove riposano poeti e artisti come John Keats e Percy Shelley, creando un connubio tra storia romana e romanticismo letterario. 

Questo monumento straordinario non è solo un ricordo della grandezza dell’antica Roma, ma anche un simbolo di come le culture s’intrecciano, lasciando tracce indelebili nella storia e nell’arte.

La Piramide Cestia è uno dei monumenti più conservati dell’antica Roma e rappresenta una fusione affascinante tra le tradizioni culturali romane e l’influenza egizia.

By Rosa Maria Garofalo

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