L’esperienza di “Libri Liberi” di Bologna
Esiste una libreria italiana dove i libri non si vendono né si comperano. Si chiama “Libri Liberi” e si trova a Bologna in Via Fondazza 40. Per cui nessun giro di denaro per far circolare i libri. Già da queste prime battute si intuisce che si tratta di un’iniziativa piuttosto singolare. La libreria nasce infatti per ispirazione di Anna Hilbe, una libraia che, da quanto ci è dato apprendere, fu tra le fondatrici della storica libreria delle donne di Bologna.
Pertanto chiunque può avere accesso a questo speciale bookcrossing per prendere un libro, ma anche per donarlo. Alla base c’è dunque il concetto di dono. Sono donati i libri alla libreria che poi li dona ai clienti che, a loro volta, sono serviti da commessi che prestano la loro opera a titolo di volontariato. Un esempio interessante di economia circolare basata sull’interscambio.
Per cui chi volesse partecipare nel rendere ancora più fornite le scaffalature di questa chicca di libreria potrà farlo liberamente. Una libreria unica nel suo genere che in breve è diventata anche un punto di riferimento per il quartiere e per i lettori di tutta la città. Libreria dunque anche come spazio di ritrovo per chi nutre la passione in comune della lettura. Un’occasione anche per chi si trovi a dover liberare appartamenti e librerie di famiglia e non sa dove mettere i volumi accatastati nel tempo.
Un’iniziativa che sembra sia molto apprezzata anche tra le fila del popolo social a giudicare dal numero di followers che seguono anche l’omonima pagina facebook. A questo fa poi seguito il tam tam sui social dove sono molte le persone che elogiano l’iniziativa, mentre altre si augurano che anche nella propria città possa, prima o poi, replicarsi una realtà similare.
Di Maria Teresa Biscarini