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Arte & Cultura

La cripta dei cappuccini a Palermo e la mummia di Rosalia Lombardo

File e file di mummie sembrano osservare dall’alto chi entra nelle gallerie sotterranee del convento dei frati Cappuccini attiguo alla chiesa di Santa Maria della Pace.

Al loro interno poi c’è lei, la bella addormentata di Palermo, la piccola Rosalia Lombardo una bambina che vivrà in eterno per volontà del padre che non seppe accettarne la morte. 

La piccola nata nel 1918 e morta a soli due anni nel 1920 è una delle vittime della spagnola che tante vittime ha mietuto in quell’epoca. Il padre distrutto dal dolore, benché la pratica sia oramai in disuso chiese insistentemente che la figlia venga sottoposta ad imbalsamazione, e vuole che ad eseguirla sia il più grande esperto in materia, il Professor Salafia. 

Il professore con miscele segrete che poi sono state scoperte solo pochi anni fa riesce a dare alla piccola un aspetto naturale come se stesse ancora dormendo. 

Un sonno oramai centenario turbato solo dalla leggenda che vuole che gli occhi della bambina ogni tanto si aprano e si chiudano. 

In realtà la leggenda è dovuta solo ad una illusione ottica prodotta dalla luce che filtra dalle finestre laterali e che durante il giorno è soggetta a cambiamenti. La leggenda adesso è ancora più smentita da quando la bara della piccola ha cambiato posizione e da quella verticale è passata a quella orizzontale, dove si può osservare che le palpebre della piccola non sono totalmente chiuse né lo sono mai state. 

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