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Arte & Cultura

La baronessa di Carini

Parlando della Sicilia e sei suoi luoghi infestati non può non essere menzionato il castello di Mussomeli, la cui leggenda più famosa è quella legata alla storia della baronessa di Carini Laura Lanza di Trabia, figlia di Don Cesare Lanza di Trabia. 

La ragazza andò in sposa a quattordici anni, per questioni di interessi, con un ragazzo di sedici anni. Don Vincenzo la Grua Talamanca con cui ebbe sei figli. 

Tuttavia malgrado la nascita dei figli il matrimonio non fu affatto felice. 

Il giovane Vincenzo preso dagli affari delle sue proprietà di disinteressava della moglie. 

La poveretta presa tra i due fuochi della debolezza del marito e della prepotenza del padre, intrecciò una relazione o almeno così si diceva con il giovane Ludovico Vernogallo, suo amico di infanzia. 

I due pare si incontrassero in una stanza attigua al salone delle feste aiutati dalla servitù.

Quando il padre dopo un paio di anni venne a conoscenza di questa relazione da un frate del vicino convento che informò anche il marito della ragazza si recò al castello dove dimorava la figlia e dopo averla colta in flagrante la colpì ripetutamente con un coltello al petto e alle spalle. 

La povera ragazza scivolò a terra mentre cadeva lasciando la sua impronta insanguinata sul muro. 

Il padre dopo il delitto e divorato dai sensi di colpa si rifugiò nel castello di Mussomeli per espiare la sua colpa. 

Ancora oggi pare che il fantasma della giovane vaghi per il castello alla ricerca del padre che l’avrebbe uccisa. 

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