Quello che abbiamo visto al Giro del Delfinato è stato solo un antipasto di quello che sarà il Tour de France 2025. Un’edizione che avrà al via il meglio assoluto del ciclismo attuale in ogni sua sfaccettatura. Saranno infatti presenti i migliori classicomani, Van del Poel e Van Aert, i migliori velocisti attuali, Merlier, Philipsen e il nostro Jonathan Milan, i migliori cronoman, Ganna ed Evenepoel e soprattutto i più grandi uomini da GT, i più attesi: Pogacar e Vingegaard, con ancora Evenepoel e Roglic. Un parterre eccezionale, condito anche da numerosi giovani interessanti pronti a insidiare i big come già ha fatto vedere Lipowitz proprio al Delfinato.
Come lo scorso anno, i grandi rivali di Pogacar per la classifica finale ritornano a sfidare il campione in carica, ma questa volta lo faranno al massimo delle possibilità, non avendo avuto i gravi infortuni della scorsa stagione. In questo parterre finalmente l’Italia avrà la possibilità di cancellare la striscia di tappe senza vittorie al Tour (oltre 100): non vinciamo dal 2019 con Nibali e ora tocca principalmente a Ganna e Milan spezzare la maledizione.
Il percorso del Tour 2025 sarà simile agli scorsi di anni, con un inizio ricco di tappe mosse e muri, intervallate da qualche piattone per velocisti puri. Poi nella seconda metà si inizia a fare sul serio con le montagne: tra Pirenei, Massiccio centrale e Alpi saranno ben 6 gli arrivi in salita, tra cui i mitici Hautacam, Mont Ventoux e Col de la Loze. Novità assoluta: l’ultima tappa, che ritorna a Parigi, non vedrà la solita passerella finale piatta, ma avrà tre passaggi su Montmartre, come nella seconda parte della prova olimpica dello scorso anno, per mettere un po’ di pepe fino alla fine.
By Daniele Capello