È quanto emerge nel 1°Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma. Il Rapporto analizza la congiuntura del settore a livello nazionale
«La congiuntura di settore al primo trimestre 2025 conferma il posizionamento del mercato nella fase di ripresa del ciclo immobiliare raggiunto nel 2024, grazie a una crescita dei prezzi e delle compravendite». È quanto emerge nel 1°Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma. Il Rapporto analizza la congiuntura del settore a livello nazionale con un focus di approfondimento su 13 mercati intermedi (Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno Taranto, Trieste e Verona).
Analisi del settore
«Si tratta di una lenta risalita – precisa Nomisma – non priva di incertezze nel breve periodo. Il lento recupero della capacità di spesa delle famiglie e il progressivo allentamento delle condizioni di acceso al credito, unite ad un’offerta ancora inadeguata rispetto alla domanda sono i fattori che contribuiscono a determinare la precarietà del quadro. Segnali di ottimismo, invece, arrivano dalla domanda che continua ad essere sostenuta, sia per l’acquisto sia per la locazione, e dal risultato positivo delle compravendite che, grazie alla performance del quarto trimestre (+7,6%), nel 2024 hanno visto una variazione annuale positiva del +1,3% per un totale di 719.578 transazioni. Al contempo, il tasso di variazione tendenziale delle compravendite sostenute da mutuo è progressivamente cresciuto fino a raggiungere il valore del +19,5% nell’ultimo trimestre dell’anno. Sul fronte dei valori, Nomisma rileva come i prezzi delle abitazioni in termini nominali assorbono l’inflazione con una crescita media annua per i mercati intermedi del +2,1% e del +1,5% dei mercati principali. Non si segnalano particolari differenze nei due segmenti residenziali del nuovo e dell’usato ma vi sono mercati dove l’aumento dei prezzi delle abitazioni in ottimo stato è superiore dell’usato (+3,2% vs 1,9% nel caso di Perugia).
Francesco Fravolini