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Arte & Cultura

Il tamburino del Castello di Edimburgo

Come ho sempre detto ogni castello ha le sue leggende ed i suoi fantasmi ed il Castello di Edimburgo in Scozia non è da meno. 

Situato sulle colline rocciose di Castle Rock, presenta una stratificazione di interventi che abbraciano secoli di storia. 

Nel tempo ha svolto vari ruoli da fortezza a residenza dei reali, passando per sede governativa, deposito di armi e prigione. 

Dichiarato patrimonio dell’Unesco dal 1995 è uno dei massimi esempi di architettura e ingegneria medievale.

Al suo interno ci sono edifici e monumenti storici importanti come la Cappella di Santa Margherita, esempio notevole di architettura romana o il salone d’Onore un imponente sala risalente al XVI secolo con un soffitto di travi in legno e decorazioni rinascimentali che veniva usato per cerimonie ufficiali e banchetti.

C’è poi la torre di Davide, torre medievale che offre una vista panoramica sulla città e sulle colline circostanti e che veniva utilizzata come punto di osservazione e difesa. 

Ultimo ma non per importanza è il Mons Meg un enorme cannone d’assedio del XV secolo. 

Ed è proprio tra le mura del castello che si aggira uno dei fantasmi più famosi e affascinanti della costruzione: il piccolo tamburino. 

Le prime testimonianze su di lui risalgono al 1650 quando le guardie videro uno strano omino privo di testa aggirarsi nel cortile centrale. 

Questa apparizione precedette di poco l’assedio e la conquista del Castello da parte di Oliver Cromwell. 

Da allora il tamburino non si fece più vedere ma si fa sentire con il suono della sua grancassa. 

Si dice proprio per questo che qualora ricomparisse sarebbe segno di pericolo ed eventi drammatici per il castello e forse per la Scozia intera.

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