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Arte & Cultura

All’asta i diritti di sfruttamento delle produzioni basate sulle opere di J.R.R. Tolkien

Secondo una notizia diffusa recentemente dalla nota testata “Variety”, la Saul Zaentz Company ha deciso di mettere in vendita i diritti di sfruttamento delle saghe fantasy de “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit” di Tolkien, diritti che sono in suo possesso sin dal 1976.

Si stima che tali diritti, che comprendono la realizzazione di film, giochi, videogiochi, eventi, parchi a tema e la produzione e commercializzazione di gadget di ogni tipo, ammontino a due miliardi di dollari, per cui tale cifra potrebbe costituire la base di partenza dell’asta.

Inoltre, nel caso in cui la Tolkien Estate, società che gestisce i diritti d’autore sugli scritti, dovesse decidere di realizzare nuovi lungometraggi sulle altre opere dello scrittore britannico pubblicate postume, come “Il Silmarillion” e “I racconti incompiuti di Numenor e della Terra di Mezzo”, anche i diritti di sfruttamento di queste ultime potrebbero maturare dal momento che sono state incluse nell’asta.

Anche se la notizia non è ancora stata confermata in via ufficiale, pare che la compagnia abbia già avviato le pratiche per la vendita, il cui incarico pare sia stato assegnato alla ACF Investment Bank.

Se si considera il fatto che Amazon sta già lavorando alla serie intitolata “Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere”, che dovrebbe debuttare sulla piattaforma streaming Amazon Prime il prossimo 2 settembre e che si sta già rivelando come una delle produzione più costose della storia nonché una delle più attese, è facile immaginare che l’asta possa fare gola proprio alla compagnia di Bezos.

Yami

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