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Il Primo Gassman

Uno dei più grandi attori italiani del ‘900, Vittorio Gassman, nato Gassmann, nacque a Genova il Primo Settembre 1922 e morì a Roma il 29 giugno 2000. Non volle andare oltre nel nuovo millennio, ma siamo certi di aver perso un grande attore, regista, sceneggiatore e scrittore. Una leggenda in campo teatrale, cinematografico e televisivo che aveva degli uguali all’epoca, ma pochi eredi.

Gassman era soprannominato “Il Mattatore”, soprannome che gli rimase dopo l’omonimo spettacolo televisivo da lui condotto nel 1959, e che sottolineava il successo di critica e di pubblico che riuscì ad avere durante tutta la sua carriera. Non a caso è ricordato non solo per la maniacale professionalità, ma anche per il suo fascino magnetico e per la sua versatilità e, insieme ad Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni e Nino Manfredi come uno dei più grandi della commedia all’Italiana.

La sua carriera iniziò da zero, essendo figlio di un ingegnere tedesco, quando, trasferitosi a Roma, si iscrisse all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica dopo aver conseguito al maturità. L’iniziale successo fu dovuto al teatro, tanto che nel 1952 fondò e diresse il Teatro d’Arte Italiano insieme a  Luigi Squarzina.

La svolta si ebbe nel 1956, un anno cruciale per lui: in quest’anno , a livello teatrale, Gassman interpretò l’Otello con il grande attore Salvo Randone, con il quale alternava ogni sera i ruoli del Moro e di Iago; A livello cinematografico, invece, partecipa con un ruolo di primo piano a “Guerra e pace” di King Vidor, che lo consacra nell’olimpo degli attori internazionali.

Grazie a questo grandioso successo ottenne, nel 1959, il programma televisivo “Il Mattatore” che ebbe un inaspettato successo e da lì, come si suol dire, è storia.

Domenico Attianese

foto: Wikipedia

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