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Arte & Cultura

Il più grande mosaico romano di Londinium

Ritrovare importanti siti archeologici. Mentre a Roma è una consuetudine durante gli scavi per nuove linee metropolitane o per riqualificazioni urbanistiche, tale non è all’estero. Potremmo aggiungere che quando succede, almeno in Europa, spesso sempre Roma ne è la causa. Infatti è quanto accaduto qualche giorno fa a Londra.

Un gruppo di archeologi, del Museum of London Archaelogy (MOLA), hanno scoperto la più grande area con un mosaico romano che sia stata trovata negli ultimi 50 anni. Sono stati portati alla luce due pannelli molto ben conservati e decorati minuziosamente con fiori colorati, motivi geometrici. Un motivo in particolare è noto come guilloché. Gli esperti sostengono che si tratterebbe di uno stile unico rispetto ai precedenti della capitale inglese.

Il mosaico si crede appartenesse alla pavimentazione di una sala da pranzo romana. Il ritrovamento è stato effettuato vicino allo Shard nella Southwark, a causa degli scavi per un progetto di rigenerazione che comprenderà case, spazi di lavoro, negozi e ristoranti, chiamato Liberty of Soutwark.

Tra le fantasie dei due pannelli ritrovati si possono ammirare anche fiori di loto e diversi elementi geometrici, tra cui uno noto come il nodo di Salomone: due anelli intrecciati.

Il pannello con il mosaico più grande può essere datato tra la fine del II e l’inizio del III secolo d.C. Non se ne hanno però ancora certezze, dato che sembrerebbe ci siano tracce di un precedente mosaico sotto a quello riportato alla luce. Questo significherebbe che sia stata una rimaneggiata nel corso degli anni.

In ogni caso, è certo che risalga all’antica Londinium Romana, alla periferia di un’area che trovava il suo centro sulla riva nord del Tamigi, a quei tempi Tamesis. Come detto, secondo gli archeologi, si tratta della pavimentazione di una stanza che conteneva al suo interno dei divani da pranzo. Ovvero dove le persone si sdraiavano per mangiare, come era consuetudine nel convivium romano. Non si esclude che si potesse trattare addirittura di un “motel” destinato esclusivamente per i corrieri statali e i funzionari che viaggiavano da e verso Londra per conto di Roma.

Una volta messi in sicurezza, i mosaici verranno trasportati fuori sede per consentire il proseguimento dei lavori e saranno oggetto di studio e valutazione da team di esperti restauratori. Sicuramente verranno poi messi in esposizione per consentire a tutti di poter essere ammirati.

Riccardo Pallotta©

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