Leonardo da Vinci è da tutti conosciuto, per il suo celeberrimo dipinto donato ai reali di Francia, per il suo ingegno, per le sue abilità che sfociavano in molti campi del sapere. Eppure in pochi hanno avuto la fortuna di toccare con mano da vicino il frutto del suo ingegno. Nel cuore della Milano operosa, nascosto tra i cortili silenziosi di una ex abbazia del XVI secolo, si apre un mondo inatteso: quello del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, dove storia, ingegno e visione si intrecciano in un racconto continuo. La sua facciata sobria e quasi monastica non anticipa l’esplosione di meraviglia che si cela oltre le sue mura.
Il “Leonardo” che non ti aspetti
La Galleria dedicata a lui ospita ricostruzioni in legno dei suoi progetti ingegneristici, dalle macchine da guerra agli studi di volo. Non repliche da museo, ma ricostruzioni filologiche tratte direttamente dai codici vinciani.
La sua posizione non è casuale. Fu scelta come sede del museo nel 1953, in omaggio al genio di Leonardo da Vinci, che proprio in questa città trovò terreno fertile per la sua immensa creatività. Qui progettò canali, scenografie teatrali, e studiò il volo degli uccelli. Dedicargli il più grande museo tecnico-scientifico d’Italia sembra una scelta necessaria e giusta.
Ma c’è di più: il museo nacque come gesto concreto del dopoguerra, per proiettare l’Italia verso una nuova epoca di progresso, mostrando il valore della scienza come ponte tra distruzione e rinascita. Quale luogo migliore di Milano, che più di ogni altra città italiana ha fatto dell’innovazione il proprio tratto distintivo?
La facciata principale del museo, con il suo austero portale in pietra e la struttura che conserva le linee del convento originario, è un tributo alla continuità tra sapere antico e scoperte moderne. Al suo interno accoglie come un archivio del sapere, custodendo interi padiglioni dedicati a fisica, chimica, spazio, energia, telecomunicazioni — e soprattutto a Leonardo.
Un contrasto che affascina: il silenzio esterno cela turbine a vapore, satelliti, una nave oceanica ricostruita in scala reale, perfino un sottomarino vero, il Toti, visitabile all’interno.
Il padiglione ferroviario ospita locomotive che sembrano uscite da un romanzo steampunk. Il più amato? Il gigantesco treno E428, simbolo della potenza e della precisione italiane degli anni ’30.
Il sottomarino Toti è un’esperienza unica: visitarlo significa scendere fisicamente in uno spazio angusto ma incredibilmente tecnologico, dove vivevano e lavoravano i marinai italiani durante la Guerra Fredda.
Un museo vivo: non è solo esposizione. Ogni anno, centinaia di laboratori per bambini e adulti, conferenze, esperimenti dal vivo. È un luogo dove la scienza si tocca, si ascolta, si sperimenta.
Milano, Leonardo e la visione del futuro
A differenza di molti musei, quello della Scienza e della Tecnologia non si guarda mai indietro con nostalgia. È un luogo che celebra il passato solo per comprenderlo meglio, per usarlo come trampolino verso ciò che verrà. E Milano, città inquieta e laboriosa, gli fa da cornice perfetta: non un museo monumento, ma un organismo vivo, in continua evoluzione.
Per maggiori informazioni : Museo Nazionale Sicenza e Tecnologia Leonardo da Vinci
Via San Vittore 21, Milano Tel 02 48 555 1https://www.museoscienza.org/it/visitare/informazioni