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IL FUOCO CECCHINO DEL COVID19?

Oramai ogni mattina ci svegliamo con in testa la domanda: “Oggi cosa ci sarà di nuovo?”. Le notizie si accavallano, si superano, schizzano in alto come il grafico che segna l’evoluzione della pandemia. Lockdown sì lockdown no, o forse a part time, o riservato a qualche area geografica regionale, cittadina, nazionale, europea. Siamo nelle mani di Dio! No, della scienza, no, dei politici, o forse di tutti e due! Aumentano le scuole di pensiero.
Il professor Joseph Tritto, ricercatore  italiano che lavora tra Parigi, Londra e New York, sostiene che “il governo cinese ha sicuramente il virus madre, la matrice e i cloni”.
Pur non potendo attingere alle fonti che non lascerebbero dubbi su questa presunta verità (ma non saprei chi possa farlo), c’è da ribellarsi (ma con chi?) vedendo quello che sta succedendo in Italia e nel mondo. Ce la prendiamo con chi ci governa e con i virologi i quali, a loro volta, incolpano i cittadini come se fossero loro la causa della pandemia perché non mettono la mascherina. Il politico non è uno scienziato e lo scienziato non è un politico, ma ogni tanto li vediamo scambiarsi i ruoli e la soluzione rimane difficile per gli uni e per gli altri.

Al dunque: “È necessario avere il campione originale del virus – sostiene Tritto – al fine di poter sviluppare e produrre un vaccino che abbia una copertura quanto più ampia possibile”. Impresa ardua se è vero che la verità è nascosta in Cina, perché, e uso le parole del professore “la Cina dovrebbe innanzitutto riconoscere che c’è stata una fuga in uno dei suoi laboratori; quindi dovrebbe ammettere che stava studiando il virus a scopo di ricerca … si troverebbe in un’imbarazzante situazione, perché molto Paesi potrebbero avanzare pretese risarcitorie per i gravi danni subiti”.
Forse le varie potenze mondiali potrebbero trovare una soluzione politica, perché come si diceva un tempo: “Canis canem non est – Cane non mangia cane”.
Ma la Cina dovrevve fornire, magari alla OMS o alla comunità internazionale, il virus madre, altrimenti sarà solo lei che potrà sviluppare il vaccino. O forse lo ha già fatto? E concludo tra quello che ha detto Tritto: “Le altre nazioni possono solo sviluppare dei vaccini locali  atti a prevenire l’infezione causata da ceppo locale, o creare un vaccino polivalente che copra l’infezione causata dai ceppi che fino ad oggi sono stati isolati”. Come dire: nel mentre il dottore studia il malato …
Intanto, in Italia, dobbiamo prepararci ad un nuovo totale lockdown? Viviamo come se fossimo sotto il tiro di misteriosi cecchini, così come sono misteriosi i dati dei positivi al Covid19 diramati che, spesso, risultano discordanti.
Non è bene essere pessimisti, ma la luce alla fine del tunnel ancora non si vede.

Bruno Cimino

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