Nel cuore della Toscana, a Reggello, sorge un tesoro architettonico unico nel suo genere: il Castello di Sammezzano. Questo straordinario edificio, immerso in un parco di oltre sessantacinque ettari, è un esempio raro di architettura orientalista in Italia. Grazie alla sua storia affascinante e agli interni straordinariamente decorati, il castello è un luogo di grande interesse per gli amanti della storia, dell’arte e dell’architettura.
Un capolavoro di architettura moresca
Le prime tracce del Castello di Sammezzano risalgono al periodo romano, ma la struttura attuale è frutto della visione e del genio di Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, un nobile toscano vissuto nel XIX secolo. Panciatichi, affascinato dall’Oriente e ispirato dal movimento culturale dell’eclettismo, trasformò il castello in uno straordinario palazzo moresco tra il 1843 e il 1889.
Ciò che rende unico il Castello di Sammezzano sono i suoi interni, riccamente decorati con motivi geometrici, arabeschi e colori vivaci che ricordano l’Alhambra di Granada e le moschee mediorientali. Ogni stanza è diversa dall’altra, con un’attenzione al dettaglio che lascia senza fiato. Tra le più famose ci sono:
– La Sala dei Pavoni, caratterizzata da un soffitto dai colori sgargianti e decorazioni intricate che ricordano le piume di un pavone.
– La Sala Bianca, con stucchi eleganti e motivi floreali che esaltano la luminosità dell’ambiente.
– La Sala degli Specchi, dove giochi di luce e riflessi creano un’atmosfera magica.
Il castello è circondato da un vasto parco di 65 ettari, che un tempo ospitava specie botaniche esotiche introdotte da Panciatichi stesso. Nel parco si trova anche una delle più grandi concentrazioni di sequoie giganti in Italia, un’altra testimonianza della passione del nobile per il mondo naturale.
Nonostante la sua bellezza e il suo valore storico, il Castello di Sammezzano ha vissuto anni di abbandono. Dopo essere stato utilizzato come hotel e ristorante nella seconda metà del Novecento, è stato chiuso al pubblico e sottoposto a numerose aste senza successo. La sua fragile condizione ha attirato l’attenzione di associazioni e appassionati che si battono per la sua tutela.
In particolare, il movimento “Save Sammezzano” ha lanciato campagne di sensibilizzazione per riportare l’attenzione su questo luogo e promuoverne il restauro. Tuttavia, il castello rimane chiuso e visitabile solo in rare occasioni organizzate da associazioni locali.
Il Castello di Sammezzano non è solo un capolavoro architettonico, ma anche un simbolo di quanto il patrimonio culturale italiano ha bisogno di tutela e valorizzazione. Ogni volta che se ne parla, si accende una speranza: quella di vedere un giorno questo tesoro rinascere per essere apprezzato dal grande pubblico.
Un viaggio alla scoperta di Sammezzano è, quindi, un tuffo nella storia, nell’arte e nella magia di un luogo che unisce Oriente e Occidente, mostrando l’eclettismo e la visione di un uomo che ha saputo creare qualcosa di unico nel cuore della Toscana.
By Rosa Maria Garofalo