Oltre agli effetti più visibili, come l’innalzamento del livello del mare o gli incendi boschivi, il cambiamento climatico sta creando nelle città una crisi più silenziosa ma altrettanto inquietante: la proliferazione incontrollata dei ratti. Un recente studio pubblicato su Science Advances ha rivelato che il riscaldamento globale sta contribuendo all’aumento esponenziale delle popolazioni di ratti in molte metropoli, tra cui Amsterdam, che si posiziona come la quinta città con la crescita più rapida di roditori, subito dopo New York. Secondo gli studiosi, l’aumento delle temperature ha creato una “tempesta perfetta” per questi animali, favorendone la sopravvivenza e la riproduzione a ritmi mai visti prima.
Come il cambiamento climatico favorisce i ratti e le città più colpite
Tradizionalmente, i ratti hanno difficoltà a sopravvivere nei mesi più freddi, ma con inverni più miti e primavere anticipate, il loro periodo di attività si allunga. Questo consente loro di accedere a maggiori risorse alimentari e di aumentare il numero di cicli riproduttivi. Una singola femmina può partorire fino a 16 cuccioli al mese, e con più tempo a disposizione, il numero complessivo di roditori nelle città cresce in modo esponenziale. Oltre all’aumento delle temperature, altri due fattori chiave contribuiscono all’esplosione della popolazione di ratti: l’urbanizzazione crescente e l’incremento della densità abitativa. Più edifici e più persone significano anche più rifiuti, che rappresentano una fonte inesauribile di cibo per questi roditori.
Lo studio ha analizzato 16 città globali per monitorare la crescita delle popolazioni di ratti, utilizzando i dati relativi alle segnalazioni di infestazioni da parte dei cittadini. Tra le città con la crescita più rapida, oltre ad Amsterdam, troviamo Washington DC, San Francisco, Toronto e New York. Washington, in particolare, ha registrato un aumento del 390% nelle segnalazioni di ratti nell’ultimo decennio, mentre a San Francisco si è registrato un incremento del 300%. Amsterdam, già famosa per il suo sistema di canali e la sua urbanizzazione densa, si trova ora ad affrontare un problema inaspettato: il crescente numero di ratti che si muovono tra le strade, le abitazioni e le reti fognarie. La capitale olandese ha visto un incremento significativo degli avvistamenti, il che indica una rapida espansione della popolazione di roditori.
I rischi per la salute umana
La presenza massiccia di ratti nelle città non è solo una questione di decoro urbano, ma rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica. I roditori possono trasmettere numerose malattie pericolose, tra cui la leptospirosi, la salmonellosi e l‘hantavirus. Inoltre, la loro presenza può causare danni alle infrastrutture cittadine: i ratti sono noti per rosicchiare cavi elettrici, tubature e strutture in legno, aumentando il rischio di incendi e danni strutturali. Non solo: la loro proliferazione incide anche sulla qualità della vita dei cittadini, aumentando il disagio psicologico e alimentando un senso di insicurezza. Secondo Michael Parsons, esperto di ratti a Houston, sostiene: “Quando la popolazione di roditori è elevata, le persone si ammalano, i veicoli a motore diventano inutilizzabili, la salute mentale peggiora, si appiccano incendi e il cibo diventa avariato“.
Le strategie per contrastare l’invasione
Molte città stanno cercando soluzioni innovative per affrontare il problema, passando da un approccio reattivo a uno preventivo. New Orleans, ad esempio, ha avviato campagne educative per sensibilizzare i cittadini su come rendere le proprie abitazioni meno attraenti per i roditori. New York ha introdotto contenitori anti-topi per la spazzatura e ha persino creato una squadra d’élite, il “NYC Rat Pack”, per combattere attivamente la proliferazione dei ratti. Tuttavia, la battaglia contro i roditori urbani non si può vincere con trappole e veleni da soli. Gli esperti sottolineano l’importanza di ridurre le fonti di cibo disponibili per i ratti, migliorare la gestione dei rifiuti e investire in strategie di prevenzione a lungo termine.
Una sfida da affrontare con urgenza
L’aumento della popolazione di ratti nelle città è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Se il cambiamento climatico continua a rendere le città più calde e più ospitali per questi roditori, il problema rischia di sfuggire di mano. Come afferma Neil Carter, scienziato della conservazione dell’Università del Michigan, “zero ratti è impossibile“, ma una gestione efficace della loro popolazione è essenziale per garantire la sicurezza e il benessere degli abitanti delle città. Il futuro delle metropoli dipenderà dalla nostra capacità di affrontare questo problema con intelligenza, innovazione e strategie mirate di prevenzione.
Riccardo Pallotta©