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Il calabrone cinese, una minaccia per l’ecosistema italiano

Negli ultimi anni, l’Italia ha dovuto affrontare l’invasione di diverse specie aliene che minacciano la biodiversità locale. Tra queste, il Vespa mandarinia, comunemente noto come calabrone cinese o calabrone gigante asiatico, sta destando particolare preoccupazione per il suo impatto sull’apicoltura e sull’ecosistema.

Identikit del calabrone cinese

Il Vespa mandarinia è il più grande calabrone del mondo, con una lunghezza che può superare i 5 cm e un’apertura alare di circa 7,5 cm. Il suo corpo è caratterizzato da una livrea giallo-arancione con striature nere, mentre il capo è particolarmente robusto e dotato di potenti mandibole, utilizzate per attaccare altri insetti e per distruggere intere colonie di api.

Originario dell’Asia orientale, il calabrone cinese è diffuso principalmente in Cina, Giappone, Corea e alcune zone della Russia. Negli ultimi anni, avvistamenti sporadici sono stati registrati anche in Europa e negli Stati Uniti, suscitando allarme tra gli esperti. In Italia, non si hanno ancora conferme definitive di una sua presenza stabile, ma il rischio di un insediamento è concreto, soprattutto a causa dell’intensificarsi degli scambi commerciali internazionali.

Un pericolo per le api e per l’uomo

Uno dei principali motivi di preoccupazione legati alla diffusione del calabrone cinese, è il suo impatto devastante sulle popolazioni di api mellifere (Apis mellifera). 

Questi imenotteri sono in grado di sterminare interi alveari in poche ore, decapitando le api operaie e nutrendosi delle larve. Ciò rappresenta una grave minaccia per l’apicoltura, un settore già in difficoltà a causa dei cambiamenti climatici e dell’uso indiscriminato di pesticidi.

Dal punto di vista umano, il calabrone cinese può rappresentare un pericolo se disturbato. Il suo pungiglione, lungo circa 6 mm, inietta un veleno particolarmente potente che può causare reazioni allergiche gravi e, in alcuni casi, anche il decesso per shock anafilattico.

Possibili strategie di contenimento

Al fine di prevenire l’insediamento del Vespa mandarinia in Italia, è fondamentale intensificare i controlli su merci e container provenienti dalle aree a rischio. 

Inoltre, gli apicoltori e gli esperti di entomologia devono essere adeguatamente informati per riconoscere tempestivamente eventuali esemplari e segnalarne la presenza alle autorità competenti. 

Metodi di contenimento sperimentati in altri paesi includono l’uso di trappole selettive, l’eliminazione dei nidi e campagne di sensibilizzazione per evitare che la popolazione entri in contatto con questi insetti pericolosi.

L’eventuale diffusione del calabrone cinese in Italia potrebbe avere conseguenze gravi sull’ecosistema e sull’apicoltura. La prevenzione e l’informazione restano gli strumenti più efficaci per contrastare questa minaccia, evitando danni irreversibili alla biodiversità e alla sicurezza pubblica.

By Rosa Maria Garofalo

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