Il best seller sbarca al cinema grazie ad una cordata di artiste
“Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi”. Questo quanto si legge nella quarta di copertina del successo editoriale della scrittrice Chiara Gamberale che si intitola per l’appunto “Per dieci minuti”. Un arco temporale che, sulle prime, potrebbe apparire di poco conto. In fin dei conti si potrebbe essere portati a pensare che dieci minuti rappresentano un’inezia rispetto all’arco dell’intera giornata. Ma si sa anche che il concetto di tempo può essere molto relativo.
Ce lo insegnano i greci che avevano addirittura ben tre modi di chiamare il trascorrere delle ore. C’era infatti il “kronos”, ovvero il tempo del fare; l’“aion”, ovvero l’eterno presente dell’ozio e infine il “kairos”, cioè il “momento supremo dell’occasione”. Ma tornando al libro di Gamberale, quei dieci minuti rappresentano una sfida che sa tanto di prova iniziatica. Ad un certo punto infatti tutto quei capisaldi su cui si reggeva l’esistenza non esistono più e per tornare a vivere qualcuno propone questa “terapia” dei dieci minuti di novità. Un binomio che potrebbe spiazzare specie chi è terrorizzato dai cambiamenti improvvisi.
Ma sarà propria questa cadenza costante di dieci minuti di novità al giorno a costituire la chiave di volta. Per far sì che il “miracolo” accada non occorre fare cose eclatanti; può bastare scodellare pancake quando non si è habituè dei fornelli, o lanciarsi in balli mai sperimentati prima. Perché, a dirla con Rudolf Steiner, “in ogni essere umano esistono facoltà latenti attraverso le quali egli può giungere alla conoscenza del mondo”. Una conoscenza che deve aver ispirato anche altre donne visto che nel gennaio 2024 è sbarcato al cinema il film “Dieci Minuti”, tratto dal best seller semi autobiografico di Gamberale.
La cordata al femminile che ha trasposto in versione filmica il libro comprende nomi come Maria Sole Tognazzi in veste di direttrice e regista. Mentre la sceneggiatura è stata affidata a Francesca Archibugi “in tandem”con Maria Sole Tognazzi. Tra le interpreti del lungometraggio si annoverano invece Margherita Buy, Barbara Ronchi e Fotinì Peluso.
Di Maria Teresa Biscarini