Le sale di Palazzo Barberini ospitano 24 capolavori, alcuni raramente accessibili.
Sarà visitabile fino al 6 luglio 2025, l’eccezionale mostra a Roma dedicata a Caravaggio, con 24 capolavori, presentata dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica nelle sale di Palazzo Barberini. Capolavori concessi in prestito da prestigiosi musei nazionali e internazionali, esposti per la prima volta in Italia, accanto a opere di collezioni private raramente visibili. Tra questi esposti il Ritratto di Maffeo Barberini, recentemente svelato al pubblico, e l’Ecce Homo riscoperto a Madrid nel 2021, che torna in Italia dopo quattro secoli.
La mostra, che ha preso il via il 7 marzo 2025, è realizzata dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica in collaborazione con Galleria Borghese, il supporto della Direzione Generali Musei – Ministero della Cultura e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, ed è a cura di Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon.
Riunendo alcuni dei dipinti più celebri, la mostra CARAVAGGIO 2025 propone una nuova e approfondita riflessione sulla rivoluzione artistica e culturale realizzata dal Maestro lombardo (1571-1610), esplorando l’innovazione che introdusse nel panorama artistico, religioso e sociale del suo tempo. Tra le opere esposte, come detto, il Ritratto di Maffeo Barberini, mai esposto al pubblico fino a pochi mesi fa, e l’Ecce Homo. E ancora: la prima versione della Conversione di Saulo della cappella Cerasi, difficilmente ammirabile poiché conservata in una dimora privata. Accanto al San Francesco in meditazione, al San Giovanni Battista, a Giuditta e Oloferne, al Narciso, ci sono poi capolavori che “tornano a casa”: i Bari, i Musici e la Santa Caterina d’Alessandria, che fu acquistata nel 1628 da Antonio Barberini dalla collezione del cardinale del Monte.
Inoltre la mostra ospita l’opera il Giove, Nettuno e Plutone, l’unico dipinto murale eseguito da Caravaggio nel 1597 all’interno del Casino dell’Aurora, a Villa Ludovisi su commissione del cardinale del Monte per il soffitto del camerino in cui quest’ultimo si dilettava nell’alchimia. L’opera, raramente accessibile, raffigura un’allegoria della triade alchemica di Paracelso.
Il percorso espositivo – che racconta la forza innovatrice di Caravaggo in uno dei luoghi simbolo della connessione tra l’artista e i suoi mecenati – è articolato in quattro sezioni: il Debutto Romano, Ingagliardire gli oscuri, Il dramma sacro tra Roma e Napoli, infine Il Finale di partita. Il percorso guida il pubblico nella scoperta dell’intera parabola artistica di Caravaggio, coprendo un arco cronologico di circa quindici anni, dall’arrivo a Roma nel 1595 sino alla morte a Porto Ercole avvenuta nel 1610.
Il catalogo della mostra, edito da Marsilio Arte, approfondisce i temi di CARAVAGGIO 2025, presentando nuovi studi critici e saggi di alcuni esperti internazionali.
Per informazioni su orari e biglietti visitare il sito www.barberinicorsini.org
Amalia Barbara Di Bartolo