È murata internamente ed è l’ultima a destra nell’atrio di San Pietro. La Porta si trova anche nelle basiliche di San Paolo, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore
Giubileo 2025: papa Francesco apre la Porta Santa in Vaticano. Con questa celebrazione solenne, avvenuta durante le festività natalizie nel 2024, comincia ufficialmente il Giubileo 2025. Conviene ricordare che la Porta Santa è un’opera in bronzo di Vico Consorti e fu inaugurata il 24 dicembre 1949; sostituisce quella in legno, scolpita nel 1749. È murata internamente ed è l’ultima a destra nell’atrio di San Pietro. La Porta si trova anche nelle basiliche di San Paolo, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore.
Perché attraversare la Porta Santa
È il passaggio ideale per coloro che vogliono ottenere la salvezza e il perdono dei peccati. Il Santo Padre, all’inizio di ogni Anno Giubilare, durante una liturgia particolare apre la Porta Santa. Come avviene la celebrazione? Dopo essersi inginocchiato il Santo Padre batte per tre volte il muro di mattoni con un martello, dicendo: «Concedi, o Dio, alla Tua Chiesa di vivere lietamente il momento propizio nel quale hai voluto aprire questa porta ai tuoi fedeli, perché vi entrino e innalzino a Te le preghiere: così che, ottenuti il perdono, l’indulgenza e la piena remissione delle colpe, camminino speditamente in una vita secondo il Vangelo del Tuo Figlio…». Da questa porta, che lo stesso papa chiude con un’altra cerimonia al termine di ogni Anno Santo, entrano i pellegrini per lucrare le indulgenze. Al di sopra della porta due lapidi ricordano il Giubileo ordinario del 1975, celebrato da Paolo VI, e quello straordinario della Redenzione, indetto nel 1983-84 da papa Giovanni Paolo II. Il visitatore, quando si troverà di fronte alla porta potrà ammirare le formelle che la compongono. E non fanno parte di un design; sono state realizzate per il Giubileo del 1950 da Vico Consorti e richiamano, tramite la raffigurazione di episodi biblici, il peccato originale, la salvazione e il perdono portati all’umanità dal Cristo.
Francesco Fravolini