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La venerazione dei polli dell’età del ferro

Durante l’età del ferro, pare che i polli non fossero cibo, ma animali sacri, venerati.

La scoperta è dovuta a uno studio dell’Università di Exeter. È stata sviluppata una nuova modalità di analisi dei resti ossei, misurando lo sperone osseo delle zampe di galli adulti. I risultati sono stati pubblicati sull’International Journal of Osteoarcheology.

Lo sperone osseo si sviluppa solamente nei galli più anziani. Secondo questo studio, infatti, i polli dell’età del ferro, sia romana che germanica, raggiungevano un’età di 4 anni, quindi, erano tenuti in vita, per sacrifici e per combattimenti tra galli, non per nutrirsene.

Sean Doherty, autore dello studio e archeologo dell’Università di Exeter, ha dichiarato che:

I polli domestici sono stati introdotti nell’età del ferro e probabilmente avevano uno status speciale, dove erano visti come sacri piuttosto che come cibo […] La maggior parte delle ossa di pollo di quel periodo non mostra segni di macellazione e sono state sepolte come scheletri completi invece che come rifiuti alimentari“.

Di conseguenza, visti i risultati dello Studio, l’ipotesi che i galli e le galline fossero animali sacri o utilizzati per scopi religiosi e ludico-religiosi, più che alimentari, ha una base più solida.

Domenico Attianese

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