Image default
Arte & Cultura

Frida Kahlo in un’intima mostra al Museo Storico della Fanteria

E se le foto potessero imprimere per sempre l’evoluzione di una storia d’amore?

Con questo suono in mente, nasce questa mostra che, oltre a ripercorrere la relazione tra Frida Kahlo e Nickolas Muray in 60 fotografie, scruta nel particolare rapporto tra la Kahlo e la sua immagine. Pittrice che ha fatto largo uso dell’autoritratto, Kahlo è infatti entrata a far parte di quel ristretto numero di artisti che hanno subito un processo di iconizzazione e la cui figura ha trasceso spesso la portata della propria opera. 

Frida Kahlo: through the lens of Nickolas Muray” è una mostra che offre uno sguardo intimo e privato su Frida Kahlo, l’artista più prolifica, conosciuta e amata del Messico, attraverso l’obiettivo fotografico del suo amico e amante, Nickolas Muray. La mostra sarà visitabile al Museo Storico della Fanteria, dal 15 marzo al 20 luglio 2025.

La storia

Nickolas Muray nacque come Miklos Mandl il 15 febbraio 1892 a Seghedino, in Ungheria. Nell’agosto del 1913, armato di 25 dollari, un dizionario in esperanto di cinquanta parole e una determinazione cieca, emigrò e nel 1920 Muray aprì il suo studio fotografico, un appartamento di 2 locali al Greenwich Village in cui viveva in una stanza e lavorava nell’altra. Grazie ad una commissione di Harper’s Bazaar per fotografare l’attrice Florence Reed, dal giorno alla notte il suo stile evocativo e la sua elegante ritrattistica diventarono una sensazione e Muray uno dei fotografi più richiesti dalle riviste. Presto fotografò tutte le più importanti personalità e il suo studio divenne un salotto per i più importati intellettuali dell’epoca: Martha Graham, Langston Hughes, Helen Hayes, Paul Robeson, Gertrude Vanderbilt, Eugene O’Neill o Jean Cocteau.

L’incontro tra Muray e Kahlo avvenne però per caso: nel 1923 Nickolas Muray incontrò l’artista messicano Miguel Covarrubias che era venuto a New York con una borsa di studio di sei mesi offerta dal governo messicano. Poco dopo il suo arrivo, Covarrubias iniziò a lavorare per Vanity Fair – rivista alla quale Muray contribuiva da diversi anni con i suoi ritratti di celebrità – e i due diventarono presto amici. Nel 1931 Muray si recò in Messico in vacanza con Covarrubias e la moglie Rosa. Covarrubias era stato uno studente di Diego Rivera ed era solito frequentare la casa del grande muralista messicano e fu così che Nickolas Muray ne conosce la giovane, e allora quasi sconosciuta, moglie: Frida Kahlo.

Immediatamente dopo il loro primo incontro, Kahlo inviò a Muray un biglietto che recitava:

Nick,

I love you like I would love an angel.

You are a Lillie of the valley my love.

I will never forget you, never, never.

You are my whole live

I hope you will never forget this.

Frida

Sotto, a chiosa del messaggio, lo stampo di un bacio. 

I due iniziarono una storia d’amore che proseguì a fasi alterne per i dieci anni successivi e un’amicizia che durò fino alla morte di Frida nel 1954. 

Le prime foto scattate a Frida da Nick risalgono infatti al 1937, ma la relazione tra i due proseguì clandestinamente in quei primi anni, durante le molte visite di Muray in Messico, o quelle di Kahlo negli Stati Uniti. 

Le fotografie che Muray realizzò nel corso della storia di amore con Frida Kahlo coprono un periodo che va dal 1937 al 1946, e ci offrono una prospettiva unica, quella dell’amico, dell’amante e del confidente, e al tempo stesso mostrano le qualità di Muray come ritrattista e come maestro della fotografia a colori, campo pionieristico in quegli anni. Queste immagini mettono anche in luce il profondo interesse di Kahlo per la sua eredità messicana, e gli aspetti più intimi della sua vita e della sua arte.

Muray era un artista prolifico: i suoi archivi contengono oltre 25.000 negativi, ma indubbiamente il soggetto che ha ritratto di più in assoluto fu proprio Frida. Muray è stato sperimentatore nel campo della fotografia a colori sin dai primi anni della sua carriera, e proprio per questo ha trovato grande ispirazione nel lavoro di Frida Kahlo e in lei come persona. 

Le fotografie nate dal rapporto professionale e personale tra Kahlo e Muray si sono fatte strada nella cultura popolare, attraverso i più diversi media, e hanno influenzato profondamente la visione che il pubblico ha di Frida Kahlo. Sono diventate la prima immagine che viene alla mente quando si pensa alla pittrice messicana, sono diventate un’icona. Sono parte integrante della comprensione di chi fosse Frida Kahlo come individuo dietro l’opera d’arte.

Frida Kahlo, la mostra al Museo Storico della Fanteria | 15 marzo – 20 luglio 2025

Altri articoli