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Finalborgo, ma non tanto “Finale”

“Finalborgo”. Dal nome sembra si tratti di un livello di un videogioco, in realtà, è il nome di un borgo ligure il cui nome deriva da “Burgum Finarii”, letterlamente “Terra di confine” ai tempi dei Romani.

La storia del borgo è nota solo dal XII sec. L’origine del borgo si fa risalire al marchese Enrico I Del Carretto, morto nel 1185, tuttavia, alcuni ritrovamenti archeologici suggeriscono che sia molto più antico, forse più vecchio di alcuni secoli.

In ogni caso, la famiglia dei Del Carretto domina e governa il borgo fino al 1598, finché questo non passa sotto la dominazione Spagnola.

Il territorio dei marchesi Del Carretto, infatti, viene venduto alla Spagna; per tutto il ‘600, assume un ruolo strategico ed è valorizzato dagli Spagnoli. Successivamente, finisce sotto il dominio genovese; questo passaggio, viene “decretato” con la pace di Aquisgrana, nel 1748.

Il borgo, a livello turistico, è ideale per diverse attività sportive estreme e non: arrampicate, trekking, equitazione, sport acquatici, mountain bike (c’è anche una scuola) o semplici escursioni.

Come luoghi d’interesse storico, ci sono il Forte di San Giovanni, poco fuori le mura del borgo; la Torre dei Diamanti o la Basilica di San Giovanni Battista. Ci sono anche meraviglie naturali come Capo Varigotti o la Baia dei Saraceni.

Particolarmente vivo nei periodi estivi, con feste, eventi e sagre, Finalborgo è un piccolo paese che concede a chi lo visita di avventurarsi nella natura o fare sport. È l’ideale anche per chi desidera una vacanza più tranquilla o per coloro che vogliono riscoprire la storia secolare e internazionale del luogo.

Domenico Attianese

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