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Eritrite: caratteristiche ed usi

L’eritrite è una parola che deriva dal greco erüthròs, cioè rosso, per il colore dei suoi cristalli.
Questo minerale non è molto usato in cristalloterapia e infatti, non si hanno molte informazioni che lo riguardano.
In Italia è possibile trovarlo in diverse località come, Cagliari (Sardegna), l’Isola d’Elba (Toscana), le Valli di Lanzo (comprese tra la Valle dell’Orco a settentrione e la Val di Susa a meridione, Piemonte) e all’estero, in Sassonia (Germania), Austria, Marocco e Messico.
Non è una pietra molto usata, tuttavia, alcune sue proprietà sono giunte fino a noi, ad esempio è utile per trovare equilibrio e pace nella lotta tra ego e anima; conflitto che molto spesso rende insoddisfatti.
Se si soffre di insicurezza e non si è mai contenti, se si pensa che gli altri abbiano sempre qualcosa in più di noi, allora è una pietra che può fare al caso nostro.
L’eritrite aiuta anche a superare i conflitti tra cuore e mente, rende più neutrali durante l’esame di coscienza e insegna a far fuoriuscire la gioia interiore, spesso attraverso una forma di arte creativa. È ottima anche per problemi fisici, specie quelli che riguardano apparato cardiaco e respiratorio.
Possedendo l’eritrite un elevato contenuto di arsenico, essa non va assolutamente indossata a contatto con la pelle. Si consiglia di indossarla solo se custodita in un sacchetto di fibra naturale, appeso al collo oppure tenuto in tasca.
In meditazione, questa pietra aiuta ad accedere a frequenze energetiche superiori, ma anche in questo caso, è importante non avere con essa un contatto fisico diretto.

Benedetta Giovannetti

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