Howard Carter è noto per la scoperta del sepolcro di Tutankhamon ma forse non tutti sanno che prima del faraone fanciullo Carter scoprì un’altra mummia piena di fascino e misteriosa.
Essa si trova nel Museo Egizio del Cairo ed ha un aspetto così enigmatico che persino gi egittologi più esperti non vi si avvicinano volentieri.
Carter la scoprì nella valle dei Re tre anni prima della tomba di Tutankhamon, fin dal suo ritrovamento è stato chiaro che questa era diversa da tutte le altre mummie.
Infatti a differenza della maggior parte delle mummie rinvenute questa, risalente al III secolo a.C. è rimasta praticamente intatta e le sue bende nascondono ancora molti segreti.
E proprio le sue bende sono la prima cosa che salta all’occhio.
Il loro fine intreccio e la cura maniacale con cui sono disposti sono un segno tangibile dei capolavori tessili che gli antichi Egizi erano in grado di realizzare.
Infatti le bende disposte sul volto creano un intricato motivo che ricordano le piramidi di Giza.
Questo è uno dei motivi per cui non sono mai stati fatti accertamenti invasivi su di lei e perché le è stato dato il soprannome di intoccabile.
Una sua apertura potrebbe causare danni irreparabili alla sua splendida fasciatura.
Proprio per la cura con cui è stata preparata nel post mortem si pensa che la persona in vita fosse molto probabilmente un membro importante della società egiziana. Alcune tecniche non invasive però hanno permesso di sbirciare tra le bende e di rivelare alcuni oggetti nascosti tra di essi.
Pare che si tratti di scarabei, occhi di Horus, ankh e Djed, amuleti che indicherebbero l’importanza del soggetto imbalsamato.