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Ambiente & Società

DAL SENATO IL SÌ ALLA LEGGE PER L’AGRICOLTURA BIOLOGICA. LE REAZIONI DELLE ASSOCIAZIONI

Con la nuova norma nasce il “Bio made in Italy”. Soddisfatte le associazioni.

Il Senato ha approvato con 195 i voti favorevoli, nessun contrario e 4 astenuti il ddl Agricoltura. In arrivo nuove disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacultura con metodo biologico. Una decisione attesa da molto tempo da parte di numerose associazioni tra cui Legambiente.

Grazie alla nuova norma nasce il “marchio Biologico made in Italy” la definizione giuridica dei distretti biologici e la legge delega al governo per la revisione della normativa in materia di armonizzazione e razionalizzazione sui controlli. Viene anche istituito un tavolo tecnico e un fondo per lo sviluppo della produzione biologica, in aggiunta ad ulteriori norme riguardanti la formazione professionale degli operatori del settore. L’approvazione arriva dopo la modifica introdotta a Montecitorio, lo scorso 9 febbraio, che aveva accolto quasi all’unanimità l’emendamento che sopprimeva l’equiparazione dell’agricoltura biodinamica a quella biologica.

“Dopo 13 anni l’Italia ha finalmente la legge sull’agricoltura biologica. Meglio tardi che mai” commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. “Una giornata storica per il nostro Paese. L’Italia ha finalmente una normativa che rende merito, favorendo, incentivando e promuovendo l’agricoltura bio di qualità, sostenibile, attenta all’ambiente e alla salute dei consumatori. Un’agricoltora bio di cui l’Italia è leader in Europa e di cui, in tutti questi anni, la nostra associazione si è fatta portavoce, raccontando i territori e i suoi protagonisti e chiedendo a gran voce l’approvazione di questa legge”.

“La transizione ecologica e la lotta alla crisi climatica – aggiunge Angelo Gentili, responsabile nazionale agricoltura di Legambiente – passano anche attraverso l’agroecologia e un rinnovo del comparto agricolo in chiave sostenibile. La legge sul biologico, da questo punto di vista, rappresenta uno strumento strategico per moltiplicare la realizzazione dei biodistretti in modo capillare nel nostro Paese e per implementare significativamente l’intero settore anche rispetto a quanto chiede l’Europa con le strategie Farm To Fork e Biodiversità”.

Soddisfazione anche da parte delle associazioni di settore e dalla Coldiretti.

In un comunicato congiunto le associazioni FederBio, AIAB, AssoBio, Associazione Biodinamica, AssocertBio hanno commentato “L’impegno unitario delle associazioni del bio ha consentito di ottenere un grande risultato che, nonostante gli innumerevoli attacchi strumentali e gli argomenti utilizzati per screditare la biodinamica e cercare d’indebolire tutto il settore del biologico, ha permesso di approvare il testo di legge. Questa norma, attesa da oltre 15 anni, è essenziale per sostenere la conversione agroecologica, consentendo anche all’Italia di avvalersi del sostegno economico dedicato a questa agricoltura sostenibile certificata per far crescere il settore sia in termini di produzione che di consumi. Grazie a questa legge il biologico può diventare il motore di rilancio dell’intero comparto agroalimentare. L’Italia ha una forte vocazione al biologico, che va incrementata e valorizzata con investimenti in ricerca, innovazione, formazione e comunicazione per continuare ad essere leader tra i Paesi europei che stanno investendo fortemente in questa forma di agricoltura che tutela l’uomo e l’ambiente, oltre a creare concrete opportunità di occupazione”.

Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini dichiara “Con gli acquisiti di prodotti bio Made in Italy che nel 2021 hanno sfiorato il record di 7,5 miliardi di euro di valore, tra consumi interni ed export, è importante l’approvazione definitiva della legge sul biologico”.

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