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Il Criceto europeo è a rischio di estinzione

Sembra incredibile che un animale molto conosciuto e allevato come il Criceto possa essere a rischio di estinzione. Eppure nella più recente revisione della Lista Rossa della IUCN, che raccoglie tutte le specie minacciate, è presente anche il Criceto europeo (Cricetus cricetus) nella categoria CR, quella delle specie a rischio Critico. Il criceto “casalingo” in realtà è stato addomesticato partendo da altre specie appartenenti alla Famiglia dei Cricetidae, come il Criceto dorato (Mesocricetus auratus), originario di Siria e Turchia, specie a sua volta considerata Vulnerabile allo stato selvatico nella stessa Lista Rossa.
Il Criceto europeo vive in un’ampia fascia che comprende Belgio e Olanda a Ovest e arriva fino alla Russia centrale e Kazakistan. È però un areale molto frammentato in cui le diverse popolazioni stanno subendo una netta diminuzione della loro consistenza numerica. La specie è stata cacciata per anni per la sua pelliccia, ma col tempo le minacce sono aumentate: agricoltura intensiva, caccia (si nutre di semi e per questo viene considerato nocivo per le colture), cambiamenti climatici e inquinamento luminoso. Ma sembra esserci un ulteriore problema per la specie: un recente studio ha scoperto che l’attuale tasso di nascita è inferiore del 70% rispetto alla media del secolo scorso, con una prolificità annua per coppia di 5-6 cuccioli invece dei 20 che venivano partoriti in precedenza. Non è chiaro il motivo di questo calo, anche se i ricercatori ipotizzano esistano legami con l’inquinamento luminoso e i cambiamenti climatici e di habitat. Nella stessa relazione si ipotizza un rischio di estinzione entro 30 anni per il Criceto europeo se non saranno intraprese azioni importanti per la salvaguardia della specie.

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Daniele Capello

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