Spesso in tanti miei articoli passati mi avete sentito nominare l’alchimia, sia in campo della cristalloterapia che nell’ambito degli articoli che parlano di città o luoghi esoterici.
Vediamo di scoprire qualcosa di più su questo argomento.
L’alchimia è un antico sistema filosofico che si è espresso attraverso il linguaggio di discipline come la chimica, la fisica, l’astrologia e la medicina, lasciando tracce anche nella storia dell’arte.
Gli alchimisti si proponevano come fine quello di conquistare l’onniscienza raggiungendo il massimo della conoscenza in tutti i campi, di creare la panacea universale, un rimedio per curare tutte le malattie e generare e prolungare la vita.
La pratica alchimica implica però un’esperienza di crescita spirituale da parte di chi la studia assumendo così connotati sia mistici che soteriologici.
Il primo fine dell’alchimia era quello di trasformare il piombo in oro ossia trasformare quello che di negativo c’è nell’uomo in positivo.
L’immagine del piombo e dell’oro è infatti un’allegoria che gli alchimist usavano nel tentativo di nascondersi da coloro che erano impreparati a comprendere tali studi.
La trasmutazione dei metalli di base in oro rappresentava per gli alchimisti il tentativo di arrivare alla perfezione superando gli ultimi confini dell’esistenza.
Fino al XVIII secolo era considerata una scienza razionale poi iniziò il suo declino quando nacque la chimica moderna e l’alchimia diventò così un campo perfetto per le speculazione accademiche.
