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Come impiegare il whisky in cucina

Il whisky, distillato nobile e complesso, è da tempo apprezzato come bevanda da meditazione o protagonista di raffinati cocktail. Tuttavia, il suo potenziale si estende ben oltre il bicchiere, rivelandosi un ingrediente sorprendentemente versatile e capace di arricchire numerose preparazioni culinarie.

L’impiego del whisky in cucina permette di aggiungere profondità, note aromatiche particolari e un tocco di sofisticata eleganza ai piatti, sia dolci che salati. Tuttavia, per ottenere risultati ottimali, è preferibile optare per distillati di qualità; solo un whisky dal profilo equilibrato, come ad esempio il blended Scotch whisky Chivas, è in grado di trasferire alla pietanza le sue migliori sfumature senza sovrastare gli altri sapori.

 Come scegliere il whisky più adatto

Ciascun whisky porta con sé un bagaglio aromatico unico, che spazia da sentori torbati e affumicati tipici di alcuni Scotch, a note più dolci e vanigliate dei Bourbon, fino a sfumature fruttate o speziate presenti in altre varietà, come quelle irlandesi o giapponesi; di conseguenza, la scelta del distillato dipende dalla ricetta che si desidera realizzare.

Un whisky leggero e floreale potrebbe essere ideale per piatti delicati a base di pesce o per dessert alla frutta, mentre uno più robusto e affumicato si presta meglio a carni rosse, selvaggina o preparazioni intense a base di cioccolato.

Un ingrediente perfetto per le ricette salate

Nelle preparazioni salate, il whisky si rivela un eccellente alleato per marinare carni come manzo, maiale o pollo, contribuendo non solo a insaporirle ma anche a renderle più tenere grazie all’azione dell’alcol.

Si tratta di un ingrediente prezioso nella creazione di salse e glasse dal gusto intenso e avvolgente. Aggiunto a fondi di cottura per sfumare, specialmente dopo aver rosolato carni o verdure, o utilizzato come base per una riduzione, il whisky rilascia i suoi aromi complessi. Questi si concentrano e si fondono con gli altri ingredienti, creando condimenti memorabili per arrosti, grigliate o persino per pesci dal sapore deciso come il salmone o lo sgombro.

Ideale anche in pasticceria

Anche il mondo della pasticceria può usufruire delle note caratteristiche del whisky, che si abbinano perfettamente con numerosi ingredienti dolci. L’aggiunta di questo distillato a dolci a base di cioccolato, come mousse, ganache, tartufi o torte, ne intensifica il sapore e introduce una piacevole complessità aromatica, spesso con sentori di caramello o spezie.

Oltre ad essere un classico in alcune preparazioni tradizionali, come il fruitcake anglosassone o certi tipi di pudding, il whisky si presta magnificamente anche per la preparazione di salse calde da servire su gelati alla vaniglia o alla crema, crêpes, pancake o dolci al cucchiaio, oppure per flambé scenografici su frutta come banane o pesche, aggiungendo non solo sapore ma anche un tocco di eleganza alla presentazione.

Utilizzi più “tradizionali”

Al di là del suo impiego in cucina, il whisky mantiene il suo ruolo tradizionale come eccellente fine pasto, capace di accompagnare la conversazione e, per alcuni, di favorire la digestione.

Perfetto da solo, si presta anche a interessanti abbinamenti gastronomici: alcune tipologie di whisky si sposano sorprendentemente bene con formaggi stagionati e erborinati, cioccolato fondente di alta qualità o persino con il salmone affumicato, creando contrasti e armonie di gusto particolarmente apprezzate dai conoscitori.

Non va dimenticato, inoltre, il suo utilizzo nella miscelazione, per cocktail che possono fungere da aperitivo o accompagnare specifiche portate, arricchendo l’esperienza culinaria complessiva con un tocco di originalità.

Redazione

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