Palazzo Bonaparte ha ospitato oltre 120 opere dell’artista e alcuni eccezionali inediti
Grande successo a “Roma” della mostra dedicata alle opere del maestro “Fernando Botero”. L’esposizione a “Palazzo Bonaparte”, terminata il 19 gennaio, chiude con oltre 200.000 visitatori, per la precisione 203.408, con picchi di oltre 4.000 visite nei fine settimana, 18.000 biglietti per bambini e studenti, 1.800 gruppi totali di cui 600 gruppi scuole, oltre 1.000 visite guidate, di cui più di 650 per scuole.
Fernando Botero è scomparso il 15 settembre 2023, ma raccoglie sempre un grande apprezzamento da parte del pubblico e la sua eredità artistica è immensa. L’esposizione dal titolo “Fernando Botero. La grande mostra” ha raccontato l’intera storia artistica dell’artista, la sua vita e gli oltre sessanta anni di carriera attraverso 120 opere tra dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture, e alcuni inediti, toccando temi a lui cari, dall’America Latina al circo, dalla religione alla mitologia, dalla natura alla corrida. Tra le opere esposte due inediti: la “Menina” e “Omaggio al Mantegna” che si riteneva perduto, opera ricevuta in prestito da una collezione privata degli Stati Uniti e che dopo decenni, è stata recentemente scoperta da Lina Botero, figlia dell’artista, tramite Christie’s. L’altra opera inedita è una versione dell’infanta da “Las Meninas” di Velazquez, pittore che Botero copiò durante il suo apprendistato al Prado da giovane studente. Le forme monumentali dei suoi soggetti sono divenute il suo marchio distintivo, nelle tele rappresenta l’opulenza delle forme, il volume insieme all’uso iperespressivo del colore, l’abbondanza che è anche positività, ricchezza e vita.
Il Maestro nacque in Colombia nel 1932 e iniziò a cimentarsi con la pittura fin da giovanissimo. E’ nel 1961 che la sua fama iniziò a crescere in modo esponenziale, anno in cui il Museum of Modern Art di New York decise di acquistare il suo “Monna Lisa all’età di dodici anni”, realizzato nel 1959.
La mostra è stata prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fernando Botero Foundation e in partnership con la Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale e Poema, curata da Lina Botero e da Cristina Carrillo de Albornoz, grande esperta delle sue opere. “Questo successo di media e di pubblico ci rende estremamente felici – ha affermato Alessandra Taccone, Presidente Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale – Esso infatti ha premiato un’esposizione di eccezionale ampiezza, dedicata alla più che sessantennale carriera del Maestro e sintesi di tutti i temi a lui cari, che ha consentito ai visitatori provenienti da tutto il mondo di ammirare più di cento delle sue opere, tra cui alcune inedite, confermandone la statura di gigante dell’arte contemporanea”.
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Amalia Barbara Di Bartolo