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Chi è l’omeopata e come si diventa

scopri cosa fa un omeopata, quali competenze deve avere e quale percorso formativo è necessario per intraprendere questa professione nel settore della medicina alternativa.

L’omeopata è un professionista specializzato nella medicina omeopatica, un sistema terapeutico basato sul principio della “similitudine del farmaco” e sull’uso di rimedi naturali altamente diluiti. Il suo obiettivo è stimolare la capacità di autoguarigione del corpo, trattando il paziente in modo olistico, ovvero considerando mente, corpo e stato emotivo.

L’omeopata effettua una valutazione completa del paziente, analizzando sintomi fisici, stile di vita, stati emozionali e storie cliniche pregresse. In base a queste informazioni, prescrive rimedi omeopatici personalizzati. A differenza della medicina convenzionale, l’omeopatia mira a curare la causa profonda del disturbo, non solo i sintomi.

In Italia, per esercitare legalmente come omeopata è necessario essere un medico o un farmacista, in quanto l’omeopatia è considerata un atto medico. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia o in Farmacia, è consigliabile frequentare corsi di specializzazione o master in omeopatia riconosciuti da enti accreditati.

Esistono diverse scuole di omeopatia in Italia, che offrono percorsi triennali o quadriennali, sia teorici che pratici. Durante la formazione si studiano i principi fondamentali dell’omeopatia, la materia medica omeopatica, la farmacologia naturale e le tecniche di anamnesi omeopatica.

Per quanto concerne gli sbocchi professionali, chi diventa omeopata può lavorare come libero professionista, aprire uno studio privato, collaborare con centri di medicina integrata o affiancare altri medici nell’ambito della medicina naturale. L’interesse per i rimedi naturali è in costante crescita, rendendo la figura dell’omeopata sempre più richiesta.

Manuela Margilio

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