Il calcio storico fiorentino detto anche calcio in costume è un gioco di squadra con un pallone gonfio d’aria che richiama un gioco che in latino si chiama harpastum e che è un antesignano del gioco del calcio anche se in alcuni momenti ricorda più il rugby con accenni al pugilato e alla lotta libera.
Gli sport che utilizzano corpi sferici di grandezza variabile sono molto antichi, li praticavano i greci e i Romani.
Anche nel Medioevo in diverse regioni d’Europa esistevano giochi di squadra con la palla, in Inghilterra ad esempio esistono dal 1314.
Le prime fonti che ne parlano a Firenze però risalgono al 400.
Col tempo si andò ad una maggiore organizzazione del gioco e il calcio cominciò ad essere praticato soprattutto nelle piazze più importanti della città dove i giocatori vestivano le livree dell’epoca (da qui il nome di calcio in costume).
All’inizio le partite venivano organizzate solitamente nel periodo del carnevale, prima in Piazza Santa Croce poi nel piazzale di Porta al Prato.
Nel 700 però il gioco vide un lento declino che lo portò a sparire almeno come gioco organizzato.
A parte due partite rievocative giocate nel 1898 e nel 1902 passeranno quasi due secoli prima che in città si celebrasse di nuovo questo antico gioco.
Nel 1930 per celebrare il quattro centenario dell’assedio di Firenze furono organizzati due partite l’anno, a maggio e a giugno e da allora il calcio fiorentino è tornato ad essere la manifestazione rievocativa più importante di Firenze.
Dal 1952 sono quattro i quartieri storici fiorentini che si sfidano:
Bianchi per Santo Spirito
Azzurri per Santa Croce
Rossi per Santa Maria Novella
Verdi per San Giovanni
Le regole hanno subito numerosi cambiamenti, quelle attualmente in vigore sono quelle del XVI secolo.
By Benedetta Giovannetti