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Arte & Cultura

Bergamo ospita ‘The Last Drop’

Nel Chiostro Santa Marta sono esposti oltre 50 scatti realizzati da Fabrizio Spucches per Fondazione CESVI, fino al 26 marzo 2023 

Bergamo ospita la mostra ‘The Last Drop’ che evidenzia mediante le immagini le due più grandi problematiche sociali dei nostri giorni: il conflitto in Ucraina e la carestia nel Corno d’Africa. L’esposizione fotografica di Fabrizio Spucches per Fondazione CESVI, curata da Nicolas Ballario, è aperta al pubblico fino al 26 marzo 2023 presso il Chiostro di Santa Marta. Il percorso espositivo conduce il visitatore in due universi differenti: da una parte persone che, chiuse in un sacco nero da cadaveri, hanno perso figli, fratelli, sorelle, genitori, mogli, mariti e che tengono in mano un girasole, il simbolo del loro Paese. Dall’altra parte l’estrema tessera di questo raccapricciante domino che produce già oggi effetti di lungo periodo: uomini che per mancanza di cibo si rifugiano nelle droghe più misere, tossicodipendenti che per non sentire la fame cercano di abbandonare la realtà.

La mostra

Non vuole fare confronti o paragoni: il visitatore entra in un’ottica metaforica e paradigmatica, in un cortocircuito che sovverte il racconto mediatico, sempre legato all’emergenza altisonante e mai a una vera presa di coscienza. Se può risultare più semplice comprendere il dramma che da un anno vede coinvolto il popolo ucraino, è più complesso comprenderne gli effetti in terre come la Somalia, il Kenya o l’Etiopia che negli ultimi anni sono state costrette a dipendere da altri Paesi per l’importazione di materie prime. Proprio da Ucraina e Russia giungevano quantità di grano verso quei Paesi, arrivando in certi casi a soddisfarne addirittura il 90% del fabbisogno. ‘The Last Drop’ mette in evidenza la contemporaneità da un punto di vista nuovo; un presente che è incomprensibile e catastrofico allo stesso tempo, che dice che l’ultima goccia della disperazione africana è anche una guerra che si combatte dall’altra parte del mondo da un anno ormai. 

Francesco Fravolini

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